Indagine radio, rivoluzione dal 2020

Indagine radio, rivoluzione dal 2020

L’indagine Ter sugli ascolti radiofonici potrebbe essere rivoluzionata a partire dal 2020. Il consiglio di amministrazione di Ter, infatti, di recente ha costituito un tavolo con «l’obiettivo di individuare elementi innovativi» che dovrebbero andare ad arricchire l’indagine stessa proprio dal 2020. Intanto si sono appena aperte le adesioni per le rilevazioni degli ascolti radiofonici per l’anno 2019: le emittenti radiofoniche nazionali e locali interessate possono presentare le relative domande entro il 14 dicembre 2018. Al momento l’indagine Ter, come spiega Marco Rossignoli, presidente di Ter, è composta da due ricerche principali. La prima, in quattro trimestri per complessive 120 mila interviste su telefoni fissi e mobili, è realizzata da Gfk Italia e da Ipsos con metodo Cati, «metodo usato anche negli altri paesi europei e che garantisce un ampio campione», puntualizza Rossignoli. Questa indagine produrrà gli ascolti nel giorno medio, nei sette giorni, nel quarto d’ora, e fornirà pure la durata dell’ascolto. Poi, nel corso del 2019, vi sarà una indagine parallela a cura di Doxa, basata su 20 mila interviste per «alimentare le modellistiche di creazione della copertura dinamica a quattro settimane». La società Reply consulting, infine, su incarico di Ter-Tavolo editori radio, svolgerà una attività continuativa di controllo per verificare la corretta esecuzione di Radio Ter 2019.

Insomma, il comparto radio, che dovrebbe terminare il 2018 con una raccolta pubblicitaria vicina ai 430 milioni di euro e in crescita attorno al 5% sul 2017, si attrezza per non farsi trovare impreparato dalle evoluzioni tecnologiche. Prime tra tutte, quelle che riguarderanno le automobili (ambiente nel quale si ascolta in prevalenza la radio), e che verranno evidenziate nel convegno di oggi «C’era una volta l’autoradio», organizzato da Rai Radio nella sua sede di via Asiago a Roma. Si analizzerà, come spiega Roberto Sergio, direttore di Rai Radio, «lo stato dell’arte nello sviluppo della radio digitale, per pianificare insieme alle aziende automobilistiche strategie atte a sostenerne la diffusione». In primis, con la creazione di un Radio player Italia nel quale fare confluire tutte le emittenti nazionali e locali, offrendo così al mercato un prodotto adatto alle automobili connesse al web.

I lavori inizieranno questa mattina alle ore 10, in una giornata di lavoro che terminerà in serata. Interverranno, tra gli altri, Fabrizio Salini, amministratore delegato della Rai, Edoardo Rixi, viceministro dei trasporti, Angelo Maria Cardani, presidente dell’AgCom, Roberto Sgalla, direttore centrale della Polizia Stradale, Roberto Sergio, direttore di Rai Radio, Lorenzo Suraci, presidente di Rtl 102,5 e di Eurodab Rs. E gli esponenti di tutte le principali case automobilistiche, che esporranno i loro più recenti modelli in una via Asiago chiusa al traffico, e sui quali si potranno effettuare prove di ascolto dei nuovi sistemi audio digitali e dei nuovi player.

Claudio Plazzotta, ItaliaOggi

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