Il conduttore tv litiga con il giornalista di TvBlog: “Questa è l’ultima intervista della mia vita con te”. E poi lo insulta: “Pezzente”
“Questa è l’ultima intervista della mia vita con te. Sei un pezzente”. Flavio Insinna se la prende con Massimo Galanto, giornalista di TvBlog al quale ha appena concesso un’intervista dopo la conferenza stampa di presentenzione della trasmissione “Prodigi”.
L’ex conduttore di Affari Tuoi, cacciato dopo i fuorionda in cui insultava una concorrente chiamandola “nana di m…”, torna su Rai 1 per una serata benefica a favore dell’Unicef. Tra le polemiche: prima ha chiesto di “non essere giudicato per lo share”, poi la lite con il giornalista di TvBlog.
Il video lascia pochi dubbi: i due hanno appena terminato un’intervista, ma evidentemente le domande non sono piaciute a Insinna. Tanto che non appena il giornalista spegne il microfono, il conduttore gli stringe la mano e dice – con sguardo tra l’ironico e l’arrabbiato – “È l’ultima intervista della mia vita con te, però va bene così… alla grande“. E gli lancia un avvertimento che suona come una minaccia: “Oh, pesa quello che scrivi, perché c’ho gli avvocati pronti per tutti. E sono state solo secchiate di offese da quando ci sei te“. “Ma perché non procedi già con le querele, dico io?“, replica Galanto, “Se ti offendo… dici che ti ho offeso…“. “Guarda ci siamo salutati definitivamente, grazie“, ribatte Insinna. Che girandosi aggiunge: “Pezzente“.
“Dopo aver spento il registratore ed essermi nuovamente seduto in sala, Insinna si è avvicinato rivolgendo nei miei confronti parole dure”, racconta il giornalista sul portale, spiegando che la scena è avvenuta davanti a tutti i giornalisti in sala e che il conduttore sosteneva “che io gli abbia dato (non ho ancora capito se verbalmente, in un articolo o in altra modalità) del vecchio” e del “riciclato”. Parole che – assicura Galanto – il giornalista non ha mai pronunciato né scritto. “Al netto del merito della questione , il fatto è che qualche minuto dopo Insinna ha rincarato la dose”, spiega, “È successo quando il rappresentante dell’Unicef mi ha chiesto se fossi disposto a stringere la mano al conduttore, in segno di riappacificazione. Non avendo nulla di personale contro Insinna, ho accettato senza nessuna resistenza (pur esprimendo il timore che il mio avvicinamento potesse nuovamente riaccendere l’animo di Insinna). Così, dopo un primo vano tentativo, la stretta di mano c’è stata”.
Chiara Sarra, Il Giornale.it