Complice un make-up di quattro ore, “outing” dell’attrice al NYT
Dagli androgini personaggi di Orlando e di David Bowie al nuovo – e finora segretissimo – ruolo in “Suspiria”: Tilda Swinton, una delle attrici più camaleontiche di Hollywood, è l’82enne psicoanalista Josef Klemperer nel remake di Luca Guadagnino del classico dell’horror di Dario Argento. E’ stata la stessa Tilda a confermarlo in una mail al New York Times.
Nel film, già in concorso all’ultima Mostra del cinema di Venezia e in uscita nelle sale Usa il 26 ottobre giusto in tempo per Halloween, l’attrice scozzese recita accanto a Dakota Johnson, la giovane ballerina Susie Bannon che si iscrive a una scuola di danza di Berlino per scoprire che in realtà è un covo di streghe. La Swinton è la direttrice artistica del corpo di ballo, la coreografa Madame Blanc, ma Guadagnino ha scelto Tilda, la sua musa in “Io sono l’amore” e “A Bigger Splash”, anche per la parte del Dottor Klemperer, complice un minuzioso processo di metamorfosi e sedute di trucco di oltre quattro ore. Nei crediti del film la parte del medico è attribuita al finora sconosciuto Lutz Ebersdorf.
In febbraio, ai primi sospetti, Guadagnino aveva smentito: “Fake News”. I rumors erano aumentati dopo che Ebersdorf non era apparso con il resto del cast a Venezia, lasciando alla Swinton il compito di leggere una dichiarazione a suo nome durante la conferenza stampa. E’ stata adesso la stessa attrice a fare “outing” con il New York Times: “Finora tutti mi hanno chiesto se facevo la parte del Dottor Klemperer. Non era la domanda giusta. La domanda giusta invece è se recito nella parte di Ebersdorf”. In quel caso, ha proseguito l’attrice in una mail al quotidiano americano, la risposta è “inequivocabilmente sì”. Per aiutare Tilda a entrare nella parte, Guadagnino ha chiamato il truccatore premio Oscar Mark Coulier che già aveva invecchiato l’attrice per “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson. Oltre alle protesi per trasformare le fattezze del volto, al team di Coulier era stato ordinato di realizzare anche pesanti genitali finti che la star di Suspiria ha indossato durante le riprese. Per aggiungere un’ulteriore cortina di fumo la stessa Swinton ha scritto la biografia di Ebersdorf su IMDb: “Un analista berlinese in pensione che mai prima d’ora aveva recitato in un film”.
Guadagnino ha confermato la scelta dell’attrice nel ruolo del vecchio dottore, spiegando di avere sempre concepito Suspiria come un film sull’identità femminile: “Mettere Tilda nell’unica parte maschile di rilievo avrebbe assicurato che ci sarebbe stato sempre un elemento di femminilità”. A sua volta la Swinton ha aggiunto che “Klemperer è abitato dal fantasma della moglie perduta. In questo senso è lei che detta i ritmi della sua vita nel tessuto quotidiano della sua luttuosa solitudine”.
Alessandra Baldini, ANSA