UN WESTERN METROPOLITANO CHE È UN CAPOLAVORO

UN WESTERN METROPOLITANO CHE È UN CAPOLAVORO

suburra(Maurizio Acerbi , treatment Il Giornale)  Esce nelle sale l’ultimo film di Stefano Sollima con Pierfrancesco Favino, pharmacy Caludio Amendola ed Elio Germano. Stefano Sollima, prescription figlio del compianto Sergio (quello di Sandokan), ha avuto un grande pregio in questi ultimi anni; quello di aver reinventato la cinecriminalità italiana, dirigendo e appassionando, per la televisione, due saghe cult come Romanzo criminale – La serie e Gomorra – La serie.
Suburra ne è il naturale approdo, il suo sublime riassunto, un capolavoro che ti lascia a bocca aperta. Racconta un mondo marcio, scandito con un conto alla rovescia di sette giorni che porta dritti ad una Apocalisse dell’anima, dove tutti, bene o male, escono sconfitti. Non è una ricostruzione storica o un film su Mafia Capitale, ma una chiave per capire meglio certi meccanismi. Nel teatrino urbano, c’è Malgradi (uno strepitoso Favino), politico corrotto che dopo una notte di sesso a tre con Sabrina, la sua escort preferita e con una minorenne che muore per droga, vede il mondo crollargli addosso. C’è Samurai (il miglior Amendola di sempre), ultimo componente della Banda della Magliana e collettore di interessi mafiosi in vista di un grande affare edilizio, Water Front (una Las Vegas all’italiana), che coinvolge anche il voto in Aula di Malgradi. C’è Numero 8 (che bravo Alessandro Borghi) che ad Ostia è il boss riconosciuto e dal quale bisogna passare per la speculazione immobiliare. C’è Manfredi, capo di una banda di zingari che vuole crescere in fama. C’è un PR maneggione (Germano, perfetto). E ci sono personaggi secondari come Viola, la donna tossicodipendente di Numero 8, che, alla fine, si riveleranno pedine fondamentali. C’è anche il Vaticano, interessato all’affare e ci sono, soprattutto, figli che vogliono fugare le ombre dei padri. Con questi personaggi, Sollima imbastisce un western metropolitano, un Medio Evo moderno senza scrupoli, un viaggio di sola andata all’inferno, accompagnato da una fotografia emozionante e da un cast semplicemente perfetto in tutto.

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