Il 30 marzo del 2013 se ne andava il cantautore amatissimo, autore di successi come “Tutto il resto è noia”
Il 14 settembre del 1938 nasceva a Tripoli Franco Califano. Il cantautore, scomparso il 30 marzo del 2013, avrebbe quindi compiuto oggi 80 anni. Tra gli autori più originali e apprezzati della nostra canzone, nella sua carriera ha pubblicato 32 album e scritto oltre 1.000 opere, tra poesie e canzoni. Tra i suoi brani più famosi “Tutto il resto è noia“, “Minuetto“, “La nevicata del ’56“, “Un tempo piccolo“.Nato a Tripoli per un puro caso (uno scalo aereo) ma profondamente romano, Califano ha segnato la musica d’autore italiana con alcuni gioielli senza tempo. I suoi testi erano capaci di affondare nella quotidianità restituendola con un afflato poetico fuori dal comune. Oltre ai brani portati al successo in prima persona, il “Califfo” ha scritto una lunga serie di testi per canzoni interpretate da altri: da Mia Martini (“Minuetto”, “La nevicata del ’56”), a Ornella Vanoni (“La musica è finita”, “Una ragione di più”), passando per Bruno Martino (“E la chiamano estate”) e i Vianella (“Gente de borgata”).
Califano è diventato celebre non solo per la sua attività di cantautore. Negli anni 70 e 80 è salito alle cronache più di una volta per alcune vicende giudiziare che lo hanno visto coinvolto e per una vita privata piuttosto sregolata. Uomo di grande fascino e definito un sex symbol, ha scritto più di un libro sul sesso e sull’amore, come “Il cuore nel sesso. Libro sull’erotismo, il corteggiamento e l’amore scritto da uno pratico” e “Il Calisutra. Storie di vita e casi dell’amore raccontati dal maestro”.Frank Del Giudice, compositore e bassista storico di Franco Califano (ha composto lui le musiche di “Tutto il resto è noia” e altri brani interpretati e portati al successo dallo stesso Califano), in occasione della ricorrenza ha voluto scrivere un pensiero per l’amico perduto.
“Carissimo Franco, impareggiabile amico mio di sempre! Una volta mi avevi fatto un bell’augurio: quello di diventare per te “una grossa pedina” anche nella tua “Nuova Epoca”. Bene io credo che nulla sia cambiato negli ultimi anni, infatti – da quando hai scelto di cantare su palcoscenici più importanti – tutto qui è rimasto uguale. Perché tu ci hai lasciato in dono tutta la tua immensa poesia, alla quale spesso ho avuto il privilegio di abbinare la mia modesta musica. Ebbene.. sappi che le cose vanno avanti proprio così: io continuo ancora a lavorare con te e per te, esattamente come volevi tu, con lo stesso affetto e la stessa energia.. per “invecchiare insieme”, come tu hai sempre desiderato”.
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