La conduttrice-imprenditrice è brand ambassador di Falconeri. «Mangio la pasta tutte le sere: mi permette di dormire bene». Non programma nulla. O quasi
Chic in gonna longuette di maglia, capelli ondulati in modo perfetto e sempre un tocco di rosso sulle labbra. Alessia Marcuzzi sorride, ascolta e dà retta a tutti. Non fa finta. È esattamente come si mostra sui social network: sincera e solare. Ti tocca per dimostrarti che ti considera e dice esattamente quello che pensa. A Verona per la sfilata di Falconeri (della collezione autunno-inverno 2016 firmata da Giulia Sartini) tutti la cercano, tutti le chiedono un selfie e lei si presta volentieri, mostrando in foto il segno della vittoria. La conduttrice e imprenditrice è ambassador del brand e ci tiene a sottolineare che non vuole parlare di televisione. Non ha impegni immediati con il piccolo schermo, se non quello di selezionare i candidati dell’Isola dei famosi 2017. Preferisce discutere di moda. «Siamo qui per questo». Lei che ha un corpo da modella e qualsiasi cosa le calzerebbe a pennello. Starebbe bene con tutto, anche con un sacco di iuta. Eppure la sua dieta non è quella delle ragazze da passerella. «Sono una fautrice della pasta a cena, tutte le sere — precisa Marcuzzi — mi permette di dormire bene. I figli mi hanno cambiato e dico a tutti di fare figli perché dopo dimagrisci, almeno a me è successo così».
Alessia non programma il futuro, vive day by day. Tranne quando si tratta di Tommaso e Mia.
«Sono una mamma mediterranea: impongo regole. Per il resto non ho idea di come sarò tra 10 anni. Potrei avviare un nuovo progetto di punto in bianco, chi lo sa? Ho uno spirito poliedrico e creativo. Per esempio, per la prima volta ho sperimentato il lavoro di doppiatrice e nel film animato Cicogne in missione che uscirà il 20 ottobre (sarà presentato il 16 settembre al Festival del Cinema di Roma, ndr.) ho dato la voce a una ragazzina un po’ svampita. Un’esperienza nuova e non facile, quella di dare la voce a un personaggio che non sei tu. Adesso, voglio viaggiare. Ho anche realizzato un’app di viaggi finanziata interamente da me: è una guida a varie città turistiche, da Milano a New York, e si scarica gratuitamente».
Ma qual è il suo rapporto con la moda? Quale capo non metterebbe più a 43 anni?
«Per la precisione sono 44 anni a novembre e mi piacciono le minigonne, come gli shorts. Se una donna della mia età si sente bene in pantaloncini, perché no? Sharon Stone a 50 anni si può permettere di mostrare le gambe. Certo, in video devo essere sexy, magari indossando paillettes che non metterei nella vita privata. Ma sul palco si può giocare a fare le bambole. La minigonna nella quotidianità funziona se il top non è scollato, altrimenti si crea un impatto troppo forte, magari associandola a una calza rock, a un tacco e aggiungendo sopra un maglione over di taglio maschile. Una mia collezione? Anni fa in occasione di un programma avevo pensato a produrre una capsule, ma poi l’idea è sfumata. Disegno borse che vendo online».
Con quali look la vedremo nei prossimi mesi?
«Oggi ho visto un poncho con le frange in sfilata… E non solo. Amo gli abiti versatili: quelli che porti di giorno e di sera soltanto cambiando le scarpe e gli accessori, perché diventano più casual con le sneakers e più eleganti con i tacchi».
Su Instagram ha 2,5 milioni di follower e i suoi post sono spesso autoironici, è questo il segreto del successo sui social?
«Non lo so. Prendo Instagram con un po’ di leggerezza e mi sono meravigliata quando Taylor Swift, una ragazza giovane, è stata attaccata perché non pubblicava argomenti di carattere sociale. Alla sua età ha diritto a divertirsi e a usare il web come le pare. Anch’io se desidero comunicare cose importanti preferisco optare per Facebook e Twitter e non per Instagram».
Suo marito Paolo Calabresi Marconi compare poco sul suo account.
«Non è su nessun social network e in genere sta dall’altra parte dello smartphone a scattare e girare video. Mi dice sempre: “Sono diventato il tuo fotografo”. Scherzi a parte, preferiamo avere un po’ di privacy: i nostri momenti rimangono nella sfera romantica».
In passato ha recitato in serie televisive. Oggi ne girebbe altre?
«Alla sfilata di Falconeri Luca Argentero mi ha salutato come nella fiction Carabinieri, in cui abbiamo lavorato insieme: con la mano sulla fronte e dicendo “Comandante!”. Si è trattato di un capitolo della mia vita».
Il regalo per il suo compleanno?
«Forse un viaggio, non programmo nulla».
Corriere della Sera