The Morning Show, la serie tv con Jennifer Aniston si svela

The Morning Show, la serie tv con Jennifer Aniston si svela

Jennifer Aniston sarà una giornalista televisiva nella serie tv The Morning Show, il prossimo atteso titolo della piattaforma streaming di Apple

Jennifer Aniston torna protagonista con una serie tv targata Apple, dal titolo The Morning Show.Alcuni mesi fa Apple ha deciso di entrare forte nel mondo dello streaming ed ha presentato una serie di show che saranno disponibili nella sua nuova piattaforma Apple Tv+. Faranno parte del progetto nomi di grande importanza: da Steven Spielberg e J.J. Abrams fino Oprah Winfrey, passando anche per Jennifer Aniston appunto.Uno dei prodotti originali Apple sarà proprio The Morning Show, serie tv che ha tra i suoi protagonisti, oltre a Jennifer Aniston, anche Steve Carell e Reese Witherspoon. La serie tv, inizialmente pensata come una commedia e che in fase di sviluppo ha assunto toni drammatici, racconterà la vita del giornalismo televisivo, caotico e stressante, soprattutto per quanto riguarda le edizioni mattutine, come avviene in questo caso.Il coinvolgimento da parte di Apple di grandi nomi dello spettacolo è di sicuro uno dei punti forza della futura piattaforma streaming e anche di The Morning Show. Nonostante si parli di attori noti per i loro film, tutti e tre i protagonisti hanno un passato nelle serie tv. Per Jennifer Aniston infatti questo sarà il ritorno come protagonista di una serie tv dai tempi di Friends, conclusasi nel 2004. Steve Carell invece è stato protagonista di una delle comedy più di esilaranti di sempre con The Office. Recente invece il successo di Reese Witherspoon con la seconda stagione di Big Little Lies terminata da poco.The Morning Show sarà composta da dieci episodi e prima ancora di essere resa disponibile è già stata confermata per una seconda stagione. La serie tv si potrà vedere, anche in Italia, sulla piattaforma Apple Tv+ dal prossimo autunno, ma nell’attesa possiamo farci un’idea con il trailer rilasciato alcuni giorni fa.

Niccolò Sandroni, ilgiornale.it

Torna in alto