Cuba, musica e rum

Cuba, musica e rum

Stavolta non è il bartender a ballare a ritmo di musica, ma il sound di un cocktail che ispira un brano: ecco “A Beat of Rum”, di Havana Club

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Cuba ha il potere di restarti impressa nella mente anche se non ci sei mai stato: tutti abbiamo sognato di stenderci al sole sulle sue spiagge infinite di sabbia bianca e mare trasparente, di goderci i suoi tramonti romantici come quello su El Malecón, e poi di salire su una Cadillac a L’Avana per attraversare le strade colorate delle case particular e arrivare nei club leggendari dove la notte è sempre viva.

Una notte che scorre al ritmo di musica e al gusto e profumo dei rum migliori del mondo che l’hanno ispirata. Perché a Cuba il rum è musica: non c’è suono nato sull’isola caraibica che non sia legato al suo spirit iconico, né brano in cui non si parli di rum cubano o dei celebri cocktail che permette di creare, dal Mojito al Cuba Libre.

Musica e il miglior rum cubano

Ascoltate per credere: ‘rum’, ‘miglior rum cubano’ non mancano mai nei testi delle canzoni latine. Non solo in quelle di generi classici come salsa e raggaeton ma anche di brani rap e hip-hop che ora a Cuba fanno tendenza e dettano le regole di un ritmo che coinvolge il mondo.

Merito anche di eventi come l’Habana Hip Hop Festival: appuntamento cult che ogni anno a L’Avana richiama migliaia di visitatori. Da qui sono partiti pionieri come Cuban Link, gli Orishas e la star mondiale Pitbull, e qui è diventato famoso lo spanglish – fusione di rap in inglese e spagnolo – portato alla notorietà da una band che ha fatto la storia del latin rap come i Cypress Hill (il cantante e producer Sen Dog è proprio originario di Cuba).

Noi stessi in Italia continuiamo ad apprezzare questo genere che non ci fa smettere di cantare e ballare, tanto che il prossimo giudice di X Factor sarà Hell Raton, di origine equadoregna: artista che rappa sia in italiano che spagnolo con infiniti riferimenti alla cultura latina nei tanti dischi prodotti dalla sua Machete Crew, gruppo che lo vede tra i principali esponenti insieme a Salmo e Nitro.

A Beat of rum: quando un cocktail a base di rum diventa musica

È il nuovo rap latino, che parte dalla vita quotidiana e racconta il mondo con storie universali ma anche rumori, senza limiti all’immaginazione: dalle auto ai fruscii degli alberi fino al vento, ma anche le urla di strada. Il tutto nella più totale libertà espressiva che la musica abbia mai conosciuto.

Perché allora non spingersi oltre e raccontare il rum, protagonista della musica latina, in un modo nuovo?

Se finora abbiamo visto bartender ballare miscelando, perché non fare il contrario, e cioè un brano – tutto italiano – partendo dal sound del rum cubano e da beat ispirati al lavoro dei bartender? Ci ha pensato Havana Club lanciando un progetto inedito che ha coinvolto una crew di bartender e trapper italiani, tra i quali spiccano i giovani rapper romani Joe Scacchi e Pretty Solero, fondatore della LoveGang.

Il progetto si chiama A Beat of Rum, e trasforma in musica i suoni tipici della creazione di un cocktail a base di un rum iconico: il rum Anejo firmato Havana Club, rum scuro cubano invecchiato per 7 anni in botti di rovere tostato, con tutti i profumi e il sapore dei Caraibi.

Il risultato sarà il brano Non esco (Nostalgia) e il relativo videoclip, orchestrati dal producer Zollo. In attesa di ascoltare il brano definitivo e gustarne il sapore anche in un video clip, seguite la pagina Facebook ufficiale del progetto www.facebook.com/watch/havanaclubitalia


Vanityfair.it

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