Non se ne è parlato molto, da quando avevamo accennato delle ‘Movie Wars’ in corso, ma l’ex Knights of the Round Table di Guy Ritchie – e oggi King Arthur: Legend of the Sword – è andato avanti. Come finalmente abbiamo modo di notare, con un set di fotografie del filmpubblicate da Entertainment Weekly nelle quali possiamo finalmente vedere il regale Artù di Charlie Hunnam (Pacific Rim, Sons of Anarchy) e il carismatico ‘villain’ di Jude Law, il sanguinario Vortigern.
Quello della Warner Bros. promette comunque di essere il primo di una serie di altri film dedicati al sovrano britannico e ai cavalieri della leggendaria Tavola Rotonda, che la distribuzione ufficialmente presenta come “una avventura ricca di fantasy e azione” – interpretata da Charlie Hunnam, Astrid Bergès-Frisbey, il candidato all’Oscar Djimon Hounsou, Aidan Gillen, il candidato all’Oscar Jude Law ed Eric Bana – basata sulla sceneggiatura di Joby Harold, Guy Ritchie & Lionel Wigram e attesa in sala (negli Stati Uniti) il 24 marzo 2017
Da quel che trapela dal servizio, i due protagonisti saranno impegnati per buona parte della storia a cercare di uccidersi a vicenda… Dopo aver ucciso il fratello Re Uther Pendragon (Eric Bana), Vortigern ne ha usurpato il trono grazie ai propri letali poteri magici. Almeno fino a quando il figlio di Uther, Arthur, non prenderà consapevolezza del proprio lignaggio grazie alla spada Excalibur e, con l’aiuto della misteriosa Ginevra, unirà il popolo contro il dittatore e regicida (come detto interpretato dal prossimo ‘Young Pope’ di Paolo Sorrentino).
“Credo che l’insidia maggiore sia spesso stata quella di cercare di rendere Re Artù moderato e grazioso, – aveva già dichiarato Ritchie. – Due qualità poco interessanti da vedere. Anche Luke Skywalker è sempre stato il personaggio meno interessante di Guerre Stellari perché era un bravo ragazzo. I bravi ragazzi sono noiosi“. “Qui i bordi sono più irregolari, ruvidi, lui è fondamentalmente un sopravvissuto, un trafficone – conferma Hunnam, presentandolo. – È un ragazzo di strada. Si tratta di un classico film di Guy Ritchie“.