Amazon Prime Instant Video, la piattaforma di video streaming on demand del colosso americano, dovrebbe essere lanciata in Francia entro l’anno, e con tutta probabilità a fare compagnia a quel mercato ci sarebbero anche Italia e Spagna.
Le indiscrezioni arrivano dalla stampa francese: l’espansione in Europa era attesa, essendo stata annunciata anche durante la presentazione degli ultimi dati di bilancio ad aprile, ancora però non era dato sapere dove e quando, anche se si sapeva che la Francia sarebbe stato uno dei primi paesi e così l’Italia.
Secondo Le Figaro, però, ora ci sono almeno due segnali dello sbarco ormai prossimo. Il primo è stato il deposito del marchio Amazon Prime Instant Video presso l’Institut national de la propriété intellectuelle lo scorso 28 dicembre e la successiva registrazione ad aprile. Il secondo segnale è che un rappresentante di Amazon sta tastando il terreno fra i parlamentari francesi, sebbene non sia ancora arrivato al ministero della Cultura.
Che il lancio avvenga o meno entro l’anno, comunque, è chiaro che è ormai questione di mesi. Amazon ha aspettato anche troppo, considerando che Netflix è arrivato in Francia a settembre di due anni fa e in Italia a ottobre dello scorso anno, mentre gli altri operatori, anche quelli tradizionali, hanno lanciato da tempo loro servizi di streaming on demand e molto altro si preparano a fare. Nella Penisola c’è Sky online ormai diventato Sky Now, Infinity di Mediaset, oltre a offerte degli operatori telefonici. In Francia la situazione è simile, con Sfr che ha il proprio Zive e Vivendi che ha in programma la creazione di una piattaforma paneuropea coinvolgendo la stessa Infinity, frutto questo dell’intesa più ampia nata dalla vendita di Premium.
Come Netflix, Amazon ha dalla sua la creazione di contenuti originali pregiati che dovrebbero attirare gli utenti. L’investimento per queste produzioni è stato di 3 miliardi di dollari nel 2015 e sarà in crescita quest’anno. La potenza della società di Jeff Bezos è però anche quella di avere enormi database di utenti grazie al proprio sito di e-commerce e di offrire un ecosistema che non si ferma soltanto ai video. Non ci sono numeri sui clienti di Amazon Video negli Usa, un servizio fino a poco tempo fa non venduto singolarmente ma all’interno del più vasto servizio Prime di Amazon che comprendeva consegne gratuite sull’e-commerce per un anno. Analizzando l’utilizzo dei dati in rete, però, c’è chi ipotizza che gli utenti reali di Prime Video siano il 10% di quelli di Netflix negli Usa.
ItaliaOggi