Gasdia presenta il festival estivo, la capienza a 3.000 posti. Reso noto un inedito di Ezio Bosso
La pandemia ha fermato l’Arena di Verona Opera Festival, costringendo a rinviare al 2021 l’edizione di quest’anno, per la prima volta dopo 70 anni. Ma il più grande teatro all’aperto del mondo nei mesi di luglio e agosto alzerà lo stesso il suo sipario per il Festival d’estate 2020.
E’ la rassegna “Nel cuore della musica”: un cartellone di 11 serate che si aprirà la sera del 25 luglio con un prestigioso cast tutto italiano e grandi stelle internazionali per il mese di agosto, tra serate di gala e concerti sinfonici. Così l’Arena è pronta a partire nella sua rinnovata veste con il palcoscenico centrale, con capienza ancora ridotta: i mille spettatori inizialmente imposti dai protocolli aumenteranno a 3.000 grazie all’ultimo Dpcm che demanda una deroga alla Regione, e per questo si attende un’ordinanza del governatore Luca Zaia.
“L’idea – ha anticipato oggi la sovrintendente Cecilia Gasdia – è quella di garantire un posto occupato e uno no, ove ci sono sedute, mantenendo il metro di distanza per gli spettacoli all’aperto”. Parole che sono arrivate al municipio di Verona, durante la presentazione del ‘minifestival’, lasciando trapelare l’ipotesi che la capienza dell’Arena potrebbe anche crescere ulteriormente. Tutto lascia supporre che l’obiettivo dei 3.000 spettatori sia ritenuto soddisfacente. Dopo mesi di continuo impegno per non lasciare l’Arena silenziosa in questo anno difficile per il comparto culturale, la stagione finalmente riparte con un nuovo assetto di palco che renderà questa edizione storica e irripetibile. “Fondazione Arena di Verona – ha spiegato Gasdia – vuole dare un fortissimo messaggio di speranza attraverso l’arte con un’iniziativa etica ed estetica, che non può che nascere nel più grande teatro all’aperto del mondo”. Il Festival 2020 proseguirà il 31 luglio con una prima assoluta del Requiem di Mozart diretto da Marco Armiliato, in un ideale saluto alle tante vittime della pandemia e alle loro famiglie. Sabato 1° agosto Anna Netrebko, Yusif Eyvazov, Daniela Barcellona e Ambrogio Maestri saliranno sul palco centrale dell’Arena in quella che sarà una vera festa di rinascita dell’arte. Il 7 agosto si guarderà già all’edizione del Festival 2021 con un inedito gala tutto wagneriano in vista del debutto di Jonas Kaufmann. Con i gala verdiani e pucciniani l’8 e il 22 agosto torneranno sul podio di Daniel Oren e Andrea Battistoni e tra i cantanti il tenore argentino Marcelo Álvarez. Il 13 agosto un evento unico in Arena: le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi con il ritorno del giovane violinista veneto Giovanni Andrea Zanon insieme agli archi dell’orchestra areniana. Il 14 agosto è in programma il Gala Rossini. Il 21 verrà riproposto Gianni Schicchi di Puccini in forma semiscenica. Quindi due appuntamenti con Plácido Domingo: il 28 e 29 agosto. Reso noto un inedito di Bosso: “Parto da Verona senza partire” “Parto da Verona con uno dei vuoti più pieni della mia vita. Grazie Cecilia, parto senza partire, e aspetto”. E’ l’inizio del messaggio, inedito, che il maestro Ezio Bosso inviò alla sovrintendente, Cecilia Gasdia, dopo la sua ultima esibizione nell’anfiteatro veronese, dirigendo i Carmina Burana il 22 agosto 2019, un successo da standing ovation e sold-out, caso unico in Arena per un concerto sinfonico. E’ stata la stessa Gasdia a leggere il messaggio del direttore d’orchestra, morto il 15 maggio scorso, in apertura della conferenza stampa. “Mai come in questo momento – prosegue il messaggio di Bosso – penso alla frase che dico: la vita è una musica meravigliosa, la musica è una vita meravigliosa. E’ un pezzo di vita che resta con me e qui”.
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