Il Festival di Cannes si apre con un tributo senza tempo alla grande Meryl Streep, cui è stata conferita la Palma d’oro in un’atmosfera densa di commozione e ammirazione.
“Il cinema è sacro per me, i film sono sacri”, ha sottolineato emozionata Greta Gerwig, 12ª donna a presiedere la giuria del festival, evidenziando l’importanza e la sacralità dell’arte cinematografica.
In questa edizione del festival, il tema del #MeToo e del potere nell’industria cinematografica è al centro delle discussioni e delle dichiarazioni dei partecipanti. “Artista impegnata a rompere le catene del patriarcato”, ha affermato senza esitazioni la madrina Camille Cottin presentando la Gerwig.
Quest’anno, il festival si apre anche a riflessioni sulla giustizia e l’uguaglianza di genere nel mondo del cinema. “Il mondo è inquieto, linee di fratture profonde lo dividono, Cannes non sta a guardare, non è un mondo parallelo ma la fotografia della nostra umanità”, ha commentato Cottin, sottolineando l’importanza di affrontare le sfide sociali anche nel contesto del cinema.
Tra le personalità che hanno preso parte alla cerimonia di apertura, spicca l’eccezionale presenza di Juliette Binoche, Gong Li, Jane Fonda e Emmanuelle Beart, ognuna portando il proprio stile unico sul tappeto rosso. Tuttavia, nonostante lo sfarzo del red carpet, la voce dei lavoratori precari del festival si è fatta sentire, gridando “Sotto gli schermi, i rifiuti”, una nota di protesta che richiama l’attenzione sulle disuguaglianze nell’industria cinematografica.
Il Festival di Cannes 2024 si apre quindi a una gamma diversificata di film e temi, con un film fuori concorso come “Le Deuxième Acte” di Quentin Dupieux che si distingue per la sua commedia dissacrante sul cinema e le sue sfide moderne, inclusa la minaccia dell’Intelligenza Artificiale e l’urgenza di inclusività e correttezza di genere.