(di Tiziano Rapanà) C’è sempre un velo di ignominia che accompagna la fanghiglia del presente. Quadretti illuminati di vacuità accompagnano il comune sentire. Come uscirne? Non è il tempo di risposte, ma congetture di via di fuga dall’assurdo che sovrasta l’odierno mondo della creatività. Dunque si è costretti a guardare al passato, al pantheon dei grandi. Il grande olimpo dominato dai suoi dèi umanissimi che hanno donato monumentali castelli musicali. Ecco l’omaggio a Giacomo Puccini, nel centenario della sua morte. E negli occhi ho ancora la superba interpretazione di Gabriele Ferzetti che aveva dato corpo al genio nella bellissima biografia diretta da Carmine Gallone. Ecco il trittico, quasi doveroso trattandosi di Puccini, di eventi che omaggia il mito e certifica la musica classica come perno per tenere in mente la vera natura dell’arte. Tre eventi che faranno da cornice culturale alla bella mostra dedicata al maestro, Vissi d’arte di Corrado Veneziano, che potete visitare al museo nazionale degli strumenti musicali a Roma fino al 23 giugno. Il museo, che organizza e propone nei suoi spazi l’imminente agito del trittico, ha pensato di ampliare il pensiero di premura per il compositore. Dei tre eventi, vi segnalo un bel concerto che si terrà domenica alle ore 17,00. L’auditorium del museo ospiterà l’eccezionale talento di Alma Manera che canterà alcuni brani di Puccini. Ne cito alcuni: O mio babbino caro (Gianni Schicchi), Donde lieta uscì (La Bohème), Tu che di gel sei cinta (Turandot), Vissi d’arte (Tosca). La cantautrice sarà accompagnata al pianoforte dalla pianista albanese Kozeta Prifti. Tra un brano e l’altro, spazio alla parte didattica di Corrado Veneziano con storie e aneddoti sui lavori in scaletta.