“Io sono Giorgia. Le mie radici, le mie idee”, il libro di Giorgia Meloni tra critiche e verità

“Io sono Giorgia. Le mie radici, le mie idee”, il libro di Giorgia Meloni tra critiche e verità

Sicuramente un po’ tutti avremo canticchiato, in questi due anni e mezzo, quel tormentone nato dopo il discorso di Giorgia Meloni in piazza San Giovanni nell’ottobre 2018 che s’intitola “Io sono Giorgia“. O almeno ne avrete sentito sicuramente parlare, o lo avrete sentito su Tik Tok o proprio su YouTube. Ma sapete com’è nato? Lo ha raccontato Tommaso Zorzi a Say Waaad?! su Radio DeeJay. Il giorno dopo il discorso della MeloniZorzi ha creato un contest sul suo Instagram dove chiedeva ai fan di uscire fuori dalla finestra ed urlare “io sono Giorgia!“. Il giorno dopo Mem & J, che si autodefiniscono creatori di musica trash.

Dopo la canzone (di Mem&J) arriva il libro: un diario della Meloni

Beh dopo il successo del suo discorso, a livello sonoro, Giorgia Meloni ha deciso di scrivere un libro anzi meglio definirlo un diario. S’intitola Io sono Giorgia. Le mie radici, le mie idee, quasi come il brano di Mem & J, è uscito il 12 maggio e lo potete trovare in quasi tutte le librerie. Quasi, perché c’è qualcuno che si è rifiutato di mettere la copia nei propri scaffali. A Tor Bella Monaca ce n’è una che non lo vende. La titolare della libreria ha spiegato ad Adnkronos: “La mia è una scelta etica, io non vendo scarpe o vestiti, ma libri. E vendendo libri, proprio attraverso i libri mi interessa raccontare quello in cui credo […] Se il pensiero della Meloni non mi rappresenta non vedo perché devo vendere io suo libro e metterlo in vetrina”.

“Ho deciso di aprirmi, di raccontare in prima persona chi sono”

Nell’apertura del suo libro, che introduce 336 pagine, la leader di Fratelli d’Italia, scrive così: “Quel curioso connubio tra comizio e musica da discoteca, con tanto di balletto montato ad arte, spiccò il volo nelle visualizzazioni rendendomi popolarissima, soprattutto tra i nati dopo il 2000. Quella che doveva essere un’arma contro le mie idee era diventata, per paradosso, un potentissimo amplificatore per propagarle. E di colpo mi aveva trasformato da noioso esponente politico a curioso fenomeno pop. È stato quel pezzo la ragione per la quale mi sono convinta a scrivere questo libro. Da allora ho visto troppa gente parlare di me e delle mie idee per non rendermi conto di quanto io e la mia vita siamo in realtà distanti dal racconto che se ne fa. E ho deciso di aprirmi, di raccontare in prima persona chi sono, in cosa credo, e come sono arrivata fin qui“.

Nel diario ha raccontato tutto di lei per la prima volta a cuore aperto. Ha messo nero su bianco la sua vita e anche il suo percorso politico che l’ha portata ad essere un capo partito. Il rapporto con sua madre e sua sorella, i suoi nonni, sua figlia Ginevra, il dolore per la mancanza del padre e la relazione con Andrea Giambruno.

metropoliatanmagazine.it

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