IL TELESPETTATORE HA VOGLIA DI SPIRITUALITÀ

IL TELESPETTATORE HA VOGLIA DI SPIRITUALITÀ

(Tiziano Rapanà) La vittoria della Via Crucis, nella sfida della prima serata di ieri, è un segnale che indica la voglia del pubblico di approfondire il complesso culturale ed intellettuale ecclesiale che permea la spiritualità cattolica. Il problema che però si pone a questo punto della riflessione è il seguente: la tv, pubblica e privata, esprime compiutamente le esigenze di questa fascia di pubblico? Indubbiamente, la risposta non può che trovarsi in una strada complessa che è difficile da percorrere nella sommaria via di questo piccolo commento. E tuttavia una flebile parvenza di risposta si può dare constatando la buona programmazione presente in giro, che in parte soddisfa questa richiesta. Epperò, a mio avviso, bisogna fare di più in un versante che spiega le ragioni della fede, che sono alla base del complesso ecclesiale. E dunque bisogna fare di più riguardo il voler raccontare ed illustrare la teologia, che è una materia che la tv in parte spiega (ad esempio nel buon programma Le frontiere dello spirito, in onda su Canale 5). Tuttavia quel che si vede e ottimamente si spiega è ancora troppo poco per spiegare compiutamente, e in un territorio accessibile a tutti, la ragione d’esistere della comunità cattolica.

P.S. Per contatti e quant’altro, tizianodecoder@gmail.com

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