Meno presenza ‘arcobaleno’ e Cristicchi boccata d’ossigeno

Meno presenza ‘arcobaleno’ e Cristicchi boccata d’ossigeno

Sanremo meno ideologico di altri, presenza ‘arcobaleno’ meno massiccia e la canzone di Cristicchi “una boccata d’aria fresca rispetto al solito conformismo fintamente anticonformista”. Così all’Adnkronos il filosofo e opinionista tv Diego Fusaro commenta il Festival di Sanremo. “Sicuramente la presenza dell’arcobaleno è stata quest’anno meno massiccia, ma comunque non assente, se si considera il bacio eroticamente corretto tra il cantante Renga e il cantante dei Modà, l’ennesimo tributo in forma di imperativo al nuovo ordine erotico della globalizzazione neoliberale”, dice il filosofo.

“Per non parlare poi – continua – delle due signore che hanno esposto il cartello ‘Se io non voglio, tu non puoi’: frase condivisibile al di là di quello che voleva comunicare, dato che era utilizzata come sempre contro l’inesistente patriarcato, quando in realtà i drammi della violenza in amore oggi sono dovuti esattamente alla patologia opposta ossia alla evaporazione del padre, evaporazione in forza della quale il soggetto non conosce più limiti e quando incontra un ‘no’ lo travolge barbaramente”, prosegue Fusaro.
“Dunque – spiega ancora il filosofo – direi che quest’anno Sanremo è stato meno ideologico degli anni precedenti ma comunque il messaggio ideologico è in qualche modo passato ugualmente. Il testo più bello? “Indubbiamente era quello di Cristicchi, che ha toccato il tema profondissimo del rapporto con la madre e con l’Alzheimer: una boccata d’aria fresca rispetto al solito conformismo fintamente anticonformista della dissacrazione del sacro, degli arcobaleni e del verbo liberal”. (di Andrea Persili)

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