Digital De Agostini cerca partner italiani o stranieri per il lancio di nuovi canali televisivi e nuove iniziative editoriali nel 2017. Intanto la divisione che si occupa di tv, web e mobile, e che consegna stabilmente utili al gruppo De Agostini, archivia un 2016 in lieve crescita sul 2015, con ricavi complessivi per 27 milioni di euro, rispetto ai 26,5 mln dell’esercizio precedente. «In particolare», spiega Pierfrancesco Gherardi, managing director di Digital De Agostini, «la raccolta pubblicitaria per Super!, canale in chiaro del digitale terrestre, sale del 13%, con un mercato che invece viaggia a +3%; quella dei canali DeAKids e DeAJunior, sulla piattaforma pay di Sky, è a +10%, pur in un contesto non favorevole, in cui gli investimenti pubblicitari del settore stanno spostandosi dalla pay verso le free».
Lo scorso novembre è stato chiuso il canale Explora su Sky (nato nel dicembre 2014) «poiché non abbiamo trovato un accordo con Sky per proseguire.
Ma è un brand e un progetto in cui crediamo», continua Gherardi, «e stiamo valutando nuove possibilità su altre piattaforme. Con Sky però abbiamo rinnovato l’accordo pluriennale di esclusiva per DeAKids e DeA Junior, canali unici e molto distintivi sul satellite, e nel cui palinsesto ci sono tantissimi programmi con valore di servizio pubblico».
Nel 2017, come detto, ci sono anche progetti per allargare il portafoglio dei canali televisivi De Agostini, «e abbiamo intenzione di investire su aree e target già toccati in passato e che sono nel nostro dna. Ci piacerebbe però farlo in partnership con altri, italiani o stranieri».
I 27 milioni di ricavi del 2016, naturalmente, sono composti da varie aree di reddito: ci sono la raccolta pubblicitaria, il content marketing per altre aziende, le app, e le fee pagate da Sky per avere l’esclusiva dei canali De Agostini sul bouquet pay.
Quanto alle concessionarie, il canale in chiaro Super!, il sito Supertv.it e gli altri siti dei canali kids sono raccolti da Viacom advertising, con cui il contratto è già stato rinnovato. I canali tv DeAKids e DeAJunior, sulla piattaforma Sky, sono invece raccolti da Prs, «concessionaria che dovrebbe essere confermata», dice Gherardi, mentre i siti web al femminile, raggruppati sotto il dominio Deabyday, vengono raccolti da Websystem, «con cui stiamo discutendo».
Claudio Plazzotta, Italia Oggi