(di Massimiliano Carbonaro, patient Tvzap) La star di Hollywood presenta il suo nuovo film Franny con Dakota Fanning nelle sale italiane dal 23 dicembre. Quando sei una star di Hollywood e lo sai il tempo passa ma il carisma è sempre lo stesso, cialis anzi forse cresce con le rughe: così Richard Gere si siede sulla scrivania come Luciana Littizzetto e prima di andarsene la bacia, abbraccia e l’accompagna al centro dello studio. L’ex di Ufficiale e gentiluomo, l’ex di Pretty Woman è stato l’ospite d’onore della puntatadiChe Tempo Che Fa su Rai 3 del 13 dicembre. Parlando con Fabio Fazio l’attore americano ha presentato Franny, in arrivo nelle sale italiane il 23 dicembre, una pellicola che lo vede esibirsi in una prova di grande impatto nelle vesti di un misterioso e tribolato uomo che cerca di ricostruirsi una famiglia occupandosi di un’orfana (Dakota Fanning): “E’ un momento in cui la gente cerca un posto dove stare al sicuro, una casa”, ha detto Gere paragonando esplicitamente il percorso del tormentato protagonista ai migranti in arrivo in Italia. La sfera spirituale e l’impegno sociale sono del resto parte integrante della sua vita, contraddistinta anche dalla nota fede buddhista: “Stamattina alle 5 ero in una comunita’ tibetana fuori Bangalore”, ha raccontato l’attore che ha definito il buddhismo “una scienza della mente”.
L’attore ha parlato anche di un altro film prossimamente in arrivo, Time Out of Mind, per il quale si è travestito da senza-tetto nascondendo le cineprese: “Quando abbiamo girato la prima scena temevo mi riconoscessero dopo 30 secondi, invece siamo stati lì 45 minuti e nessuno è arrivato, perche’ nessuno è andato oltre l’aspetto e ha guardato in profondita’”, ha raccontato Gere che prima di andare via ha promesso di tornare a Che Tempo Che Fa per parlare di questa pellicola di cui è anche produttore
Nei dettami del culto orientale la superstar hollywoodiana ravvede anche una soluzione alla paura provocata dagli attentati terroristici di un mese fa a Parigi: “Dobbiamo fare una cosa difficile e che ci spaventa molto, capire qual è il punto di vista dei ‘cattivi’, perchè tutti nell’universo cerchiamo la felicità, ciascuno in modo diverso: alla fine anche i ‘cattivi’ si possono redimere”. Posto davanti a due foto, una del suo amico di lunga data, il Dalai Lama, e una di Papa Francesco, Richard Gere ha notato somiglianze fra le due eminenti figure spirituali: “Mi piacerebbe che si incontrassero!”.