Sara Tommasi è stata ospite a Live Non è la D’Urso, dove ha raccontato gli ultimi anni della sua vita, che l’hanno vista precipitare in tunnel fatto di droga, alcol e film per adulti.
“Mi hanno dato droga e mi hanno costretto a girare dei film per adulti. Dall’assunzione di droga ho avuto problemi psichici. Mi hanno costretta a drogarmi, mi hanno dato tantissima cocaina. Anche durante il film, io stavo male, avevo il cuore a mille” ha confessato Sara a Barbara D’Urso.
“Sono stata subito ricoverata perché dichiarata bipolare. La droga aveva tirato fuori una personalità pericolosa a me stessa e agli altri. Ero entrata in un vortice. Non mi rendevo conto di tutto questo. Mia madre mi ha ricoverata. Ero in balia di questa gente cattiva, mi spogliavo in continuazione, facevo tutto quello che mi dicevano. Chi mi incontrava per strada mi diceva di andare a casa per fare qualcosa. Mi hanno tenuta in clinica sei mesi perché ero dichiarata capace di non intendere e volere. Non avevo più contatti con la realtà. Vivevo in giro come una barbona, dormivo dove capitava. Sto cercando, attraverso agenzie, di ripulire internet”, prosegue.
La 39enne sostiene di essere stata costretta ad assumere droga, in particolare la cocaina. Il suo racconto è drammatico: “Si vedeva che non stavo bene. Uno degli autori si rifiutò di girare con me perché sembravo morta. Io però non mi rendevo conto di nulla. Adesso sto cercando di ripulire il web dalle mie immagini e dai video, altrimenti la gente continuerà ad avere un’idea sbagliata di me”.
Sara Tommasi rivela di essere stata minacciata: “‘Devi girare questi film o ti buttiamo l’acido muriatico addosso, ti meniamo, ti uccidiamo’ mi dicevano. È durata una decina di giorni, il tempo che avessero il materiale. I fan erano allarmati perché si vedeva che non stavo bene”.
Una vicenda, quella dei film per adulti, che è finita anche in tribunale. Il produttore di una delle pellicole, “Confessioni private“, dove la showgirl era protagonista, è stato condannato per violenza se**uale di gruppo per induzione e in concorso nel processo con rito abbreviato.
Dopo quanto accaduto Sara è tornata a vivere con i genitori a Terni, sua città natale. “Sono stata in cura privatamente con lo psichiatra. Sto conducendo una vita casa e chiesa con mamma e papà. Faccio sport, mangio sano. Non esco la sera. Il bipolarismo durerà tutta la vita. Non sono guarita, devo prendere sempre i farmaci stabilizzanti dell’umore”, ha ammesso.
Solo pochi giorni fa Sara Tommasi aveva lanciato una sorta di appello proprio a Barbara D’Urso: “Vorrei lavorare solo per una mia gratificazione personale e perché mi manca molto il contatto con i miei fan, per strada la gente mi ferma e mi ama, vorrei tornare a fare il mio lavoro di showgirl, non chiedo altro!”.
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