Il padre dell’artista scomparsa nel 2011 annuncia un tour con la sua proiezione visiva che “canterà” tracce registrate in passato, accompagnate da una band di musicisti sul palco
Una macabra o meravigliosa illusione? Amy Winehouse, la giovane e amatissima cantante inglese morta nel 2011 a 27 anni come altre leggende della musica, tornerà sul palco nel 2019 in forma di ologramma. A dare l’annuncio alla Reuters è stato il padre Mitch. Per Amy è previsto un tour con una band di esseri umani, mentre la sua proiezione visiva “canterà” sulla base musicale grazie a tracce registrate in passato. I concerti avranno una durata da 75 minuti fino a due ore: “Crediamo che sia un modo meraviglioso per far rivivere ai fan di Amy le emozioni dei suoi live”, ha dichiarato il padre Mitch.Già in passato una cosa del genere si era vista con altri grandi scomparsi, come Maria Callas, Michael Jackson, il rapper americano Tupac Shakur o il Roy Orbison, che proprio di recente ha intonato Pretty Woman durante un lungo tour in Europa e Stati Uniti nonostante sia morto ormai trent’anni fa. Anche stavolta, come con Orbison, a occuparsene sarà la società Base specializzata in ologrammi musicali e che ricreerà Amy intrecciando la sua voce originale, le movenze dei vecchi video e quelle di un’attrice professionista che le replicherà per l’occasione, oltre a immagini e proiezioni ad altissima qualità rigenerate da supercomputer. Gli spettacoli realizzati da Base saranno poi visionati dalla famiglia Winehouse che avrà l’ultima parola sulla loro messa in “onda”. Il padre di Amy ha tenuto a precisare che l’intero ricavato del tour andrà alla ‘Amy Winehouse foundation’, un’associazione fondata dopo la morte della cantante che da anni si occupa di ragazzi in difficoltà e con problemi di droga.
Antonello Guerrera, repubblica.it