Sono scritti che risalgono agli anni Cinquanta e fanno tutti riferimento al periodo di crisi del regista con la sua seconda moglie. Qualcosa è poi confluito in ‘Eyes Wide Shut’
Sono state ritrovate tre inedite sceneggiature, molto “romantiche”, di Stanley Kubrick, uno dei più grandi registi di sempre. A darne notizia è il Guardian che racconta i particolari e i contenuti della scoperta. Kubrick, sicuramente leggendario dietro la cinepresa, non era uno sceneggiatore altrettanto bravo, ma negli anni Cinquanta iniziò a scrivere tre film che aveva in mente, e cioè: una sceneggiatura dal titolo Married Man (Uomo sposato), di 35 pagine, la seconda Il matrimonio perfetto e l’ultima Gelosia, con altre 13 pagine di materiale dattiloscritto e altre annotazioni a mano sul risentimento tra una coppia sposata. Non è un caso, spiega il quotidiano britannico, perché proprio durante quegli anni, tra 1954 e 1956, Kubrick aveva grossi problemi relazionali con la sua seconda (e piuttosto misteriosa) moglie Ruth Sobotka quando entrambi vivevano a Los Angeles (poi Kubrick, dopo il Bacio dell’assassino del 1955, si trasferì in Europa dove con Orizzonti di gloria cominciò a raccogliere il meritato successo). Uomo sposato, per esempio, inizia così: “Il matrimonio è come un lungo pasto con il dessert all’inizio… puoi immaginare l’orrore di vivere con una donna che digiuna di te…” e poi continua con “sprofondare sempre di più, nelle morbide, soffocanti voragini delle abitudini e della familiarità. Se solo lei si ribellasse. O si arrabbiasse, o si ingelosisse, per una volta”. Ora, seppure queste sceneggiature non si siano mai tramutate in film, in realtà qualcosa di esse è poi confluito in Eyes Wide Shut, l’ultimo film (e capolavoro) di Kubrick con Tom Cruise e Nicole Kidman prima della sua morte nel 1999 e l’opera sicuramente più affine a queste sceneggiature. Come racconta il Guardian, ci sono dei paralleli tra le “litigate ubriache” dell’inedito Gelosia e quelle successive di Eyes Wide Shut, così come i preparativi natalizi che ritroviamo anche nel rinvenuto “Il matrimonio perfetto”.Non è chiaro da dove arrivino questi inediti, ma probabilmente sono stati trovati dagli eredi di Kubrick i quali li hanno trasferiti all’Archivio Kubrick della University of Arts di Londra. “C’è un sacco di roba inedita ancora di Kubrick”, ha detto al Guardian Nathan Abrams, uno dei massimi esperti del regista britannico-americano e professore all’Università di Bangor, “gli anni Cinquanta sono forse il periodo meno approfondito della carriera di Kubrick”. Proprio su questo genio ossessivo del cinema, a Londra in questi giorni, e fino al 15 settembre, c’è al Design Museum la straordinaria rassegna Stanley Kubrick: The Exhibition, che ripercorre tutta la vita e la carriera di Kubrick con documenti, costumi e set originali.
Antonello Guerrera, repubblica.it