Al Lido il 27 agosto, in pre apertura della Mostra il film–scandalo della edizione 1934 Extase (Estasi) di Gustav Machatý, con Hedy Kiesler (Hedy Lamarr), in una nuova copia digitale restaurata in 4K
La Mostra 76 si (pre)apre con uno scandalo, seppur vintage, d’autore. Fu presentato alla rassegna veneziana nel 1934, Extase (Estasi, 1932) scritto e diretto da Gustav Machatý, con Hedy Kiesler (poi Hedy Lamarr, come fu ribattezzata a Hollywood). Appuntamento in Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido, il 27 agosto.Extase sarà proiettato in 4K grazie al restauro dell Národní filmový archiv (Cineteca di Praga) grazie al sostegno di Milada Kucerová e Eduard Kucera e alla collaborazione con Film Servis Festival Karlovy Vary. Le lavorazioni sono state effettuate presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna. E’ stata ricostruita una versione il più possibile fedele all’originale in lingua ceca, cioè quella presentata a Venezia nel 1934. Poiché nessun elemento di questa versione originale si è conservato si è dovuto ricorrere a versioni in altre lingue e in lingua ceca successive. I partner che hanno contribuito al restauro sono British Film Institute, Cinémathèque16, Cinémathèque suisse, CNC, Danish Film Institute, Filmarchiv Austria, Gaumont e Slovak Film Institute. Extase è l’ultimo film realizzato dal regista ceco Gustav Machatý in patria, prima dell’emigrazione che lo portò a lavorare in Austria, in Italia e infine tra Stati Uniti e Germania. Il film deve la propria notorietà a un insieme di contingenze: l’esibizione del corpo della nemmeno ventenne Hedy Kiesler (prima di assumere a Hollywood il nome di Hedy Lamarr), primo nudo integrale nel cinema maggiore per la scena in cui lei nuota nuda; lo scandalo provocato alla II Mostra del Cinema di Venezia nel 1934, anche per la prima scena di un atto sessuale, suggerito dai volti in primo piano dei due amanti; i tentativi inutili del marito, il mercante d’armi Fritz Mandl, sposato poco dopo dall’attrice, di acquisire tutte le copie circolanti; una generalizzata tendenza nei vari Paesi a censurare il film per l’aspetto erotico troppo pronunciato per l’epoca.Al Lido Extase, proiettato il 7 agosto 1934, fu premiato per la regia con la Coppa Città di Venezia, insieme agli altri tre film cecoslovacchi presenti a quell’edizione della Mostra. Nel referendum fra il pubblico, Extase fu giudicato il miglior film straniero e Gustav Machatý il miglior regista. Il giovane Michelangelo Antonioni, alla Mostra in veste di critico, scriveva: “Nel giardino dell’Excelsior, quella sera, si udiva il respiro degli spettatori attentissimi, si udiva un brivido correre per la platea”. Il film – sonoro – è strutturato sul linguaggio del muto e si distingue per espressività grazie al sapiente uso del montaggio, simbolico e allusivo. Tragico e fatalista, secondo la didascalia di un manifesto d’epoca Extase venne definito “una sinfonia d’amore”.
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