(Tiziano Rapanà) La tv estiva è penosa, perché regna la ripetitività. È una desolazione che non permette alcuna ipotesi di una futura momentanea dimora di una novità vera capace di dare una scossa ai palinsesti prevedibili. E le poche novità presenti in tv non sono un granché, sia nello spazio generalista (The winner is, di Canale 5, è un talent convenzionale che segue rigidamente l’usurata formula vista e stravista dappertutto) che nell’altrove attorno ad esso (ed il pensiero va al terribile Gypsy, thriller psicologico seriale con Naomi Watts prodotto e distribuito da Netflix, che trova la sua unica utilità nel lenire le angosce dei numerosi insonni). Per fortuna esiste, nel web e più precisamente su Youtube, un piccolo elemento televisivo di rottura che merita una benevola considerazione. È il Dottor Divano di Gianni Fantoni. Si tratta di un programma piccolo, nell’intenzione e realizzazione, peraltro conforme alla prossemica della diretta di Youtube, che è un semplice racconto “fantoniano” sulle cose, perlopiù riferite alla propria arte. Il bello di tale racconto è dato dall’essere perpetuamente dominato da una parola rasserenata e non preventivata, a metà strada tra il soliloquio e il dialogo virtuale, che si muove liberamente e che esclude felicemente la probabilità dell’esistenza della scaletta. Non è ovviamente un programma riuscitissimo, tuttavia è il miglior prodotto presente in questa attualità sconfortante.
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