«Le contestazioni ad Alain Delon? Lo premiamo con la Palma d’oro alla carriera non con il Nobel per la pace» dice il delegato generale del festival di Cannes, Thierry Fremaux incontrando la stampa internazionale alla vigilia della 72ma edizione. Il riconoscimento al mito del cinema francese è stato oggetto di contestazione dalle femministe che sottolineano come Delon abbia ammesso atteggiamenti violenti durante le sue relazioni e anche da chi ricorda Alain vicino alle posizioni del Fronte Nazionale di Le Pen e sue dichiarazioni contro l’omosessualità.
Nessuno è perfetto – ha detto Fremaux di Delon – ma contraddizioni sono nella storia di ciascuno. Posso non essere d’accordo con quello che ha detto in passato, ma dobbiamo anche contestualizzarlo: Delon appartiene ad un’altra generazione e a ben dire il Fronte di Le Pen rappresenta il 20 per cento dei francesi. Noi qui premiamo l’attore, l’artista che ha incantato Visconti e ci ha fatto sognare al cinema».
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