Platinette è tornato a casa a un mese dall’ictus: ecco cosa ha fatto

Platinette è tornato a casa a un mese dall’ictus: ecco cosa ha fatto

Platinette è tornato a casa. A un mese dall’ictus ischemico che lo ha colpito Mauro Coruzzi ha finalmente lasciato l’ospedale ed è rientrato nel suo appartamento. Il conduttore ha documentato su Instagram, con alcuni video e immagini, il momento in cui è uscito dal Niguarda di Milano e quello in cui ha fatto il suo ingresso, aiutandosi con un girello, nella sua abitazione. “14 marzo 12 aprile” ha scritto nel post: “Grazie per l’assistenza durante il ricovero. Ora sono a casa, ricominciamo”. In una serie di scatti poi eccolo sdraiato sul suo nuovo divano letto con la cagnolina Kiri: “Relax”.

In un video, girato il giorno dopo il suo rientro a casa, Platinette mostra poi alcuni momenti di quotidiana normalità, piccole gioie di cui si è riappropriato, dal caffè versato dalla moka, al letto da rifare e anche uno studio di registrazione, scrivendo: “Il caffè che emoziona, il letto rifatto, lo studio di registrazione prende forma”, mentre in sottofondo si sentono le note di una canzone: “Il momento di un respiro (inedito)”, come aggiunge lui stesso, lasciando intendere di avere presumibilmente un progetto canoro da realizzare.

A inizio mese, quasi due settimane fa circa, mente era ancora in ospedale, l’opinionista aveva postato un video mentre era ancora a letto, ringraziando tutti e scusandosi per le sue difficoltà a parlare. “Ringrazio tutti coloro che si sono fatti vedere con i messaggi e chiedo scusa se parlo con difficoltà ma non è proprio semplice”, spiegava e aggiungeva scherzando: “Come Greta Garbo nei film, anch’io parlo, dopo il muto… parlo”.
Poco dopo in un altro video Platinette aveva voluto documentare il suo primo incontro, nel cortile del Niguarda, con la sua amata Kiri. Una clip che aveva commosso tutti. Nelle immagini lo si vedeva in sedia a rotelle, ma vestito, al di fuori dell’ospedale e sulle sue gambe la cagnolina. “Dopo 20gg, oggi ho rivisto la #kiri all’esterno…”.

Nei giorni successivi l’opinionista aveva continuato ad aggiornare sui social i suoi fan sui suoi miglioramenti, mostrandosi mentre camminava con il girello e poi mentre faceva colazione con una tazza d’orzo, mentre si esercitava con la fisioterapista per recuperare le funzionalità della mano sinistra. E ancora mentre faceva la “prova voce” che: “si sta manifestando sempre più”, scriveva o prima di andare a dormire, quando lo coglieva un poco di malinconia: “Ormai è un mese che sono in ospedale Niguarda. Miglioro, mi dicono, ogni giorno, ma nonostante tutto questo, alla sera, mi prende una #leggeramalinconia … Per passare, passa, ma intanto penso alla notte…”.

Infine nell’ultimo post, prima delle dimissioni, Coruzzi raccontava delle sue paure e delle sue incertezze: “Domattina saprò se verrò dimesso o no : prove di resistenza muscolare, equilibrio, valori pressori, prelievo etc etc. Mi chiedo ora se sarà l’ultima notte in questa stanza dopo un mese tondo di degenza ospedaliera e mi domando come sarà, se accadrà, il tornare a casa, con tutte le paure del caso e le incertezze del nuovo assetto, pur continuando la terapia riabilitativa fuori dall’ospedale … “, citando un brano di Mia Martini: “e poi, poi domani passerà, tu spezza il cerchio alle abitudini…e poi domani capirai che non abbiamo corso a vuoto mai, se il cuore torna ancora a illuderci”.

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