Ecco cosa farà il Biscione della numerazione del telecomando acquistato da Rete Capri. Nuovo canale, nessun trasferimento di quelli esistenti
di Claudio Plazzotta, ItaliaOggi
Mediaset ha deciso il destino dell’lcn 20, appena rilevato per una dozzina di milioni di euro dalla Television broadcasting system (Rete Capri), che ha ceduto al Biscione anche gli lcn 120 e 520.
In effetti, analizzando i cosiddetti nuovi canali del digitale terrestre di Cologno Monzese, balza subito all’occhio una mancanza: al 22 c’è Iris, il cui punto di forza sono i film (pubblico maschile e maturo), e poi al 30 c’è La5 (soprattutto intrattenimento, al femminile), al 34 Extra (una sorta di mix del meglio dell’intrattenimento dei canali generalisti Mediaset), al 35 Italia 2 (destinato al target di Italia 1), al 39 Top crime (il genere noir e giallo che tanto piace al pubblico femminile).
Peraltro, tra il 21 e il 27, si stanno facendo largo i canali concorrenti di Rai e di Viacom: nella prima settimana di aprile, giusto per dare qualche dato, Rai 4 (lcn 21, serie tv e film) è all’1,8% di share in prima serata e all’1,4% nelle 24 ore; Rai premium (lcn 25, la fiction Rai) è all’1,4% in prima serata e all’1,1% sulle 24 ore; e Paramount channel (lcn 27, serie e film) è all’1% in prime time e allo 0,9% nell’intera giornata.
Il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi, perciò, in quella zona di lcn ha bisogno di presidiare il target più giovane e un po’ più maschile, con un canale nuovo al tasto 20 costruito con contenuti pregiati e che sappia valorizzare l’immensa library di film e serie a disposizione del Biscione, sfruttando al massimo gli accordi di esclusiva free e pay con major quali Warner e Universal, e pescando nel bacino di contenuti, disponibili pure per l’emissione in chiaro, e per i quali erano già state chiuse intese per alimentare, in origine, soprattutto i canali della pay tv Mediaset Premium.
Quindi all’lcn 20 non si trasferiranno altri canali già esistenti (anche perché per un canale tv la numerazione è un asset importantissimo che fa parte dell’avviamento e non si può gettare alle ortiche da un giorno all’altro), ma verrà creato un brand tutto nuovo.
Che, come risulta a ItaliaOggi, non punterà sullo sport (qui il costo dei diritti di sfruttamento per il free sarebbe troppo alto) ma, appunto, proverà a contrastare, con tante serie tv, soprattutto il successo di Rai 4, Rai Premium e Paramount channel, su un target molto interessante dal punto di vista degli investitori pubblicitari.
Sul digitale terrestre, peraltro, è attesa una certa dinamicità nelle prossime settimane: il prossimo 8 maggio, all’lcn 33, debutta Food network, secondo canale del gruppo americano Scripps già attivo in Italia con Fine living all’lcn 49. Si attendono, poi, gli sviluppi dell’operazione di Sony sul digitale terrestre: il gruppo, infatti, in marzo ha acquisito da Television broadcasting system (Rete Capri) gli lcn 45 e 55, spegnendo, in contemporanea, i due canali Axn che veicolava in esclusiva sulla piattaforma pay di Sky.
Si è infine parlato di interessi per nuovi canali in chiaro da parte di Viacom e Fox Italy. Anche se, fino almeno all’lcn 52, tutte le numerazioni se le sono già aggiudicate grandi gruppi televisivi. Le uniche disponibili potrebbero forse essere l’lcn 28 di Tv 2000, controllata dalla Conferenza episcopale italiana, e l’lcn 36 di Rtl 102,5 tv. A Television broadcasting system, comunque, dopo la campagna di vendita per risalire dalla situazione di profonda crisi, rimangono ancora gli lcn 66, 149 e 247.