Da ormai un anno il gruppo Mediaset è entrato prepotentemente nel mondo radiofonico come editore di 105, Virgin radio, R101, cui affiancare anche le emittenti delle quali Mediamond (jv tra Mediaset e Mondadori) è solo concessionaria pubblicitaria (Rmc, Kiss Kiss, Subasio e Radio Norba), per complessivi 14 milioni di ascoltatori nel giorno medio.
Finora il numero uno di Radio Mediaset, Paolo Salvaderi, ha preferito lavorare sottotraccia, senza proclami né presentazioni ufficiali, in attesa di avviare il business e avere dati consolidati.
Ovvio che al Biscione, dopo oltre 12 mesi, in molti però scalpitino in attesa di mostrare al mercato le novità e le capacità di Cologno Monzese in fm, e di inaugurare, col marchio Mediaset, la bellissima sede ex Finelco di Largo Donegani 1 a Milano dove, storicamente, ci sono gli studi di 105, Rmc e Virgin radio e nella quale, entro l’estate, arriveranno anche quelli di R101.
In qualità di editore, Salvaderi si è ritrovato una Virgin radio già con una connotazione solida e precisa, sulla quale operare solo piccole migliorie; molto ha invece dovuto fare su R101, che intende portare in breve tempo a 3 milioni di ascoltatori nel giorno medio, impostando una corsa soprattutto su Radio Dimensione Suono. Infine 105, emittente fortissima, al primo posto assoluto per audience nel quarto d’ora medio, e coi programmi più ascoltati in Italia (Lo zoo di 105 al primo posto, Tutto esaurito al secondo posto). Qui, tuttavia, a inizio 2017 ci sono stati importanti cambiamenti: non sono stati rinnovati i contratti con Mara Maionchi e Gianluigi Paragone, scaduti a fine 2016, e che guidavano dal 2014 il programma Benvenuti nella giungla, in onda su 105 dalle ore 19 alle 21, e co-condotto pure da Ylenia e Gibba. Una trasmissione che, in quella fascia oraria, per dire, batteva regolarmente e nettamente gli ascolti de La Zanzara di Giuseppe Cruciani su Radio 24. Maionchi aveva già lasciato la conduzione a metà gennaio senza alcuna polemica, mentre l’addio di Paragone è più recente, dal 6 febbraio scorso. Motivi? Radio Mediaset non dice nulla, qualche indiscrezione fa filtrare divergenze sulla linea editoriale politica aggressiva del programma di Paragone, che forse piaceva poco all’editore e non era compatibile con il nuovo posizionamento di 105. Tuttavia i rapporti con Paragone si erano incrinati già dalla scorsa estate, quando Pier Silvio Berlusconi in persona aveva annunciato l’ingaggio di Giuseppe Cruciani (il che fa cadere ogni motivazione legata a conduzioni troppo aggressive, poiché Cruciani ne è proprio il maestro) nel gruppo Radio Mediaset. Operazione che, ovviamente, sarebbe stata incompatibile con la permanenza di Paragone su 105. Poi Cruciani fece dietrofront restando a Radio 24 (ed è in corso una causa legale di Mediaset nei suoi confronti per inadempienze contrattuali) e Paragone, quindi, rimase. Probabilmente, tuttavia, era venuto meno il patto di reciproca fiducia tra giornalista ed editore. E c’è pure da considerare che il nuovo azionista Mediaset è molto attento alla quadratura dei conti economici. Paragone, perciò, lascia (anche se la sua foto troneggia ancora sul sito di 105) ma arriva Maurizio Costanzo, che, chiuso il suo lungo rapporto con Rtl 102,5 a inizio 2017, comincia da sabato la sua collaborazione con 105: parte il Radio Costanzo show, dalle 12 alle 13 ogni sabato e domenica. Mentre Benvenuti nella giungla continua ad andare in onda con Ylenia, Gibba e Francesca Barra, ingaggiata poche settimane fa al posto della Maionchi.
Claudio Plazzotta, Italia Oggi