Barbie, da Mattel la collezione con la bambola regista ispirata al successo di Gerwig

Barbie, da Mattel la collezione con la bambola regista ispirata al successo di Gerwig

“Barbie può fare tutto ciò che vuole”, uno slogan potentissimo che gli appassionati del progetto cinematografico Barbie di Greta Gerwig hanno imparato a recitare ben prima dell’uscita del film nelle sale.
Il successo senza precedenti della pellicola dei record targata Warner Bros. è ora l’ispirazione per la annuale collezione di bambole Mattel “Career of the Year”, il drop dedicato alle Barbie professioniste del mondo del lavoro, che per il 2024 è stato battezzato “Women in Film” e che guarda, naturalmente, al mondo del cinema.
Le quattro bambole, disponibili dal 10 gennaio, sono quattro donne impiegate nel mondo della settima arte. Tra esse figurano: una Barbie star del cinema, una direttrice della fotografia, una responsabile di studio, e una Barbie regista, dotata di cuffie, proprio come Greta Gerwig nelle foto sul set del film con Margot Robbie.

LE 4 BARBIE “WOMEN IN FILM” NEL DETTAGLIO

Lo scambio di idee derivato dal cortocircuito artistico tra Warner Bros. e Mattel nella stagione di Barbie di Greta Gerwig (che già ha portato al lancio di bambole tematiche ispirate ai personaggi del film) ha spinto l’azienda statunitense a fare della collezione annuale “Career of the Year” un’ode alle donne impiegate nel settore cinematografico, sia davanti che dietro la macchina da presa.
Con la celebrazione di Gerwig come autrice di rilevanza internazionale, anche in ragione del primato di prima donna regista ad aver superato il miliardo di dollari al botteghino, arrivano anche le bambole che per lavoro dirigono i film, d’ispirazione, secondo le intenzioni di Mattel per tutti quelli che, crescendo, vogliono avviarsi a questo tipo di professione.
“Career of the Year” è, infatti, la serie di bambole ideate da Mattel per rappresentare la versione delle donne impiegate nelle varie professioni. Nella serie, dove figurano oltre duecentocinquanta tipologie di bambole diverse – sportive, dottoresse, ricercatrici, più recentemente anche operatrici nel settore dell’ecologia e della sostenibilità – mancavano le donne impiegate nell’industria del cinema, nella quale, specifica Mattel, le donne sono sottorappresentate.
Da qui la Barbie regista (col copione tra le mani), quella direttrice della fotografia (pensata con una macchina da presa in spalla), la studio executive, manager tuttofare sempre al telefono, e quella star del cinemain abito da red carpet scintillante e con una statuetta dorata tra le mani (una deliziosa versione del premio Oscar in formato Barbie).

LE BARBIE IN CARRIERA, SIMBOLO DI EMPOWERMENT

Le nuove quattro arrivate, ulteriori esemplari da collezione per gli appassionati di Barbie, sono concepite (anche) come strumenti per la formazione delle donne del futuro, un obiettivo sempre più forte in casa Mattel che, da anni si spende in vario modo per la costruzione delle coscienze delle bambine in tutto il mondo, specie di quelle che vivono in contesti culturalmente poveri.
Mattel insegna, attraverso le Barbie in carriera, completamente immerse nella cultura e nella società contemporanee, a diventare donne forti e libere che si esprimono anche attraverso il lavoro.
In questo senso, la linea di bambole è del tutto in linea col messaggio del film di Gerwig, un’opera pop che, tra i suoi tanti meriti, ha senz’altro contribuito a fare da cassa di risonanza all’idea di empowerment femminile attraverso Barbie, un’icona per più di una generazione.

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