“Avanti un altro”, arriva l’agente segreto

“Avanti un altro”, arriva l’agente segreto

(di Tiziano Rapanà) Ed ecco Martino Meuli. Pardon: l’agente segreto. Così il nuovo personaggio del meraviglioso circo freak di Avanti un altro si palesa, hit et nunc, nella nuova edizione appena partita. Ancora una volta Meuli, volto-cuore-anima del popolo di Martina Franca, si rivela agli occhi del pubblico come l’anti-smargiasso della vecchia guardia. Vuoi per età (non è più un signorino) e per educazione, il suo non è un fare comico da ribaldo tutto insulto e sberleffo al pubblico. Il suo agente segreto, in pochi minuti, si prende il centro della scena nell’Hellzapoppin’ televisivo (Bonolis come sempre splendido padrone di casa che da spazio a tutti, pubblico compreso): una domanda nel suo dialetto e via, tomo tomo, si ritorna nel salottino come figura dell’album dei personaggi che compongono un felice successo dell’ammiraglia di Mediaset. Questo anomalo agente segreto è un portento. Lo guardi e ti viene da ridere. Un comico di temperamento, il gene dell’umorismo riluce nel suo DNA. Ha cominciato a muovere i primi passi nello spettacolo, giovanissimo, con una breve apparizione nell’Infermiera di notte di Mariano Laurenti. Forse voi lo ricorderete per le sue partecipazioni nei grandi film come È stato il figlio di Daniele Ciprì e Tolo tolo di Checco Zalone. Vi appare chiaro che Martino abbia un curriculum importante da grande attore navigato. Per me fa parte del pantheon dei grandi caratteristi del cinema italiano. Io vedo Martino insieme ai giganti come Nino Terzo, Enzo Andronico, Umberto D’Orsi, Gianni Agus, Gigi Ballista. È un’eccezione che non conferma nessuna regola, perché il mondo dello spettacolo va per i fatti suoi. Martino è quello che solo un puro comico può essere: un paradosso pleonastico.

tiziano.rp@gmail.com

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