“Vermiglio”: l’ascesa dell’outsider ai Golden Globe

“Vermiglio”: l’ascesa dell’outsider ai Golden Globe

 

Frangetta spettinata, sorriso timido e occhi pieni di meraviglia: è così che si presenta il giovane regista che ha conquistato i Golden Globe con il suo film “Vermiglio”, un’opera che, partendo da Venezia, ha attraversato i confini internazionali fino a imporsi tra le migliori produzioni cinematografiche dell’anno.

Un sogno che parla trentino

“Vermiglio” è un racconto profondamente radicato nella cultura italiana, con dialoghi in dialetto trentino e un’ambientazione unica: le montagne innevate della Val di Sole, durante la Seconda Guerra Mondiale. Il film esplora temi universali come la resistenza, la perdita e il legame con le proprie radici, intrecciati con una narrazione visivamente straordinaria.

Dal Lido di Venezia ai riflettori internazionali

Presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, “Vermiglio” ha subito attirato l’attenzione della critica per la sua originalità e intensità emotiva. La pellicola, con la sua estetica evocativa e il racconto di una storia profondamente locale ma con risonanza globale, ha guadagnato una nomination ai Golden Globe, aprendo le porte del cinema internazionale al giovane regista italiano.

Con una prospettiva unica e uno stile narrativo che combina autenticità e poesia, il regista di “Vermiglio” si afferma come una delle voci più promettenti del cinema contemporaneo, dimostrando come storie legate a piccoli territori possano parlare al mondo intero.

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