La popstar vuole creare attorno a lei un ambiente lavorativo il più possibile sicuro e sano. Per questo tutti i membri della sua crew in futuro saranno obbligati a seguire una policy piuttosto stringente e dovranno dimostrare di non avere scheletri nell’armadio
AAA Cercasi artista bravo e qualificato in grado di lavorare a un tour mondiale. No consumatori di droghe, no alcol, no persone dal passato torbido. Lo immaginiamo un po’ così l’annuncio di reclutamento personale di Beyoncé. Queen Bee starebbe preparando un nuovo tour mondiale per portare in concerto il suo ultimo apprezzato album Renaissance e ha già in mente un regolamento ferreo, da far seguire a chi si troverà a lavorare con lei.
UN AMBIENTE IL PIÙ POSSIBILE SANO
Secondo quanto riferito dal Sun, la cantante texana avrebbe varato una policy ben precisa, da far rispettare a chiunque collaborerà con lei durante i prossimi concerti. L’ex Destiny’s Child sarebbe decisa a vietare nella tournée il consumo di alcol e sostanze stupefacenti, oltre ad escludere dalla crew chiunque ne faccia abitualmente uso. Questo bando servirebbe ad avere attorno collaboratori più efficienti e preparati a seguire una schedule complicata: “Beyoncé sa che le nuove performance richiedono coreografie intense e precisione e quindi vuole che tutti siano sobri”, ha dichiarato una fonte anonima al tabloid inglese. Tuttavia non è solo un desiderio di maggiore produttività ad animare la scelta netta dell’autrice di Halo, che parrebbe volere davvero creare un contesto lavorativo ideale attraverso queste misure. Durante il Renaissance Tour non ci saranno “feste pazze” e tutti avranno a disposizione un supporto psicologico per evitare situazioni di burnout o una qualche forma di alienazione. Sembrerebbe che Beyoncé voglia quasi “normalizzare” l’industria musicale, trasformando le sue performance nel culmine di un lavoro il più possibile sereno e lontano da eccessi
BANNATI ANCHE COLORO CHE HANNO PROBLEMI CON IL ME TOO
Beyoncé è sempre stata molto attenta alle questioni di genere, tanto da parlare di parità anche in hit come If I Were a Boy. Il suo convinto appoggio alla causa del Me Too è stato quindi poco sorprendente per i suoi fan, che hanno apprezzato l’attenzione della cantante alle varie istanze promosse dal movimento anche nell’ambito professionale. Il sostegno di Beyoncé non si è limitato a qualche post sui social ma ha anzi avuto risvolti concreti pure nelle sue scelte di carriera. In questo senso va letta la decisione di escludere dal prossimo tour anche coloro che siano stati in passato accusati di molestie sessuali o peggio vere e proprie violenze. Le persone selezionate per collaborare con la cantante dovranno aver avuto anche prima di entrare nel gruppo di lavoro una condotta irreprensibile e per questo verrà fatto un attento controllo sul vissuto di ogni aspirante ballerino o tecnico. L’idea è quella di “rendere il tour un ambiente di lavoro sicuro e amichevole” in quanto Beyoncé per prima, nella sua lunga carriera iniziata giovanissima, ha sperimentato quanto “le persone siano più felici quando sanno che il loro benessere è soddisfatto”. Secondo la persona interpellata dal Sun, l’artista “vuole usare ciò che ha imparato nel settore per dare l’esempio” . Non ci sorprenderemmo se un tale impegno finisse per essere apprezzato quanto un qualunque singolo da disco d’oro.