Roberto Giacobbo, a lungo corteggiato e poi ingaggiato questa estate da Mediaset, inizierà a occupare il palinsesto di Rete 4 dal prossimo 20 dicembre, alle ore 21.25, con una prima serie di otto puntate di Freedom-Oltre il confine, programma di due ore di divulgazione storica, scientifica e archeologica cui seguirà, da fine marzo 2019, una seconda serie di 12 puntate. Come spiega lo stesso Giacobbo, «non ho lasciato la Rai per Mediaset. Avevo voglia di cambiare, era una scelta di vita. A Stargate, su La7, ero un libero professionista, poi in Rai sono diventato un dirigente, ho fatto per molti anni varie trasmissioni, tra cui Voyager. Ora avevo voglia di tornare libero professionista. Sono venute con me 32 persone, liberi professionisti, e abbiamo costruito una squadra che adesso lavora per Mediaset. In Freedom tutto è originale, filmati, musiche, grafiche. Non c’è neppure un minuto di immagini di archivio». Quanto al suo impegno per Focus, il canale di divulgazione scientifica di Mediaset in chiaro all’lcn 35 del digitale terrestre, Giacobbo precisa di non essere il direttore, «come ho letto da qualche parte. Sono solo il responsabile dei contenuti e del lavoro degli autori quando su Focus ci saranno delle produzioni originali».
Certo che «la divulgazione scientifica in prima serata è una grande scommessa. Io e Alberto Angela, che mi piace molto, siamo come i panda, dovremmo essere protetti. Il più grande sforzo, per me che sono laureato in economia e commercio e che per tanti anni ho lavorato come conduttore radiofonico a Radio Dimensione Suono, è di parlare con un linguaggio semplice, comprensibile, con grande rispetto per chi ascolta». E chissà se Maurizio Crozza troverà nuovo materiale per rispolverare la straordinaria imitazione di Giacobbo, con la parodia di Voyager trasformato in Kazzenger, «un programma che quando si rivolge alla scienza, la scienza risponde: mi dispiace, non ho moneta», una trasmissione che «ha detto alla verità: prendiamoci una pausa di riflessione».
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi