

Gli avvocati dell’ex boss – che avevano chiesto un risarcimento di centomila euro da devolvere in beneficenza – hanno puntato il dito contro le motivazioni alla base della decisione, che risale allo scorso fine novembre. Secondo l’avvocato Barbara Lettieri, che cura gli aspetti legati al regime di 41bis a cui l’ex capoclan è sottoposto, «dalle motivazioni addotte alla decisione si evince che è lecito rappresentare una persona in maniera peggiorativa rispetto alla realtà perché è un criminale». «Procederemo con la causa di merito», ha annunciato l’avvocato Lettieri, «per smontare questa decisione».
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