“In genere non ci era consentito intrattenerci con i clienti durante il servizio in camera, ma quel cantante famosissimo riuscì a convincermi e mi fece sedere sul letto. Poi, senza dirmi niente, si infilò un preservativo e mi penetrò”. Sono ricordi molto brutti quelli di Matteo, un uomo che ha denunciato a ‘Le Iene’ di essere stato violentato nel 2000, all’età di 16 anni, mentre lavorava come cameriere, da un cantante italiano che alloggiava nell’hotel. Il cantante, a detta di Matteo, sarebbe famosissimo: “Capita sempre di ascoltare una sua canzone nei locali, ma a me tutto questo evoca brutti ricordi”. CLICCA QUI PER IL VIDEO COMPLETO DEL SERVIZIO.
Veronica Ruggeri, che si è occupata del servizio, ha cercato di stabilire l’attendibilità del racconto di Matteo con un noto criminologo. Non ci sono contraddizioni apparenti nell’esposizione di Matteo, l’unico errore riguarda il numero della stanza ma il percorso lungo il corridoio in cui si trova la camera è stato ricostruito più volte con grande precisione. Anche il libro degli ospiti, consultato grazie alla collaborazione dello staff dell’hotel, ha permesso di confermare che il cantante accusato da Matteo, la cui identità non è stata rivelata, si trovava ospite per un festival proprio in quel periodo.
“La mia vita è stata segnata, ma ho sempre cercato di non pensarci e ho provato a dimenticare. I vostri servizi sugli abusi sessuali nel cinema mi hanno però spinto a denunciare, quelle ragazze mi hanno dato molto coraggio” – spiega Matteo – “Sì, sono stato abusato. Come chiamereste un minorenne costretto a subire un rapporto omosessuale? Una persona che fa quelle cose con tutta quella naturalezza è una persona abituata a farlo”.
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