In barba alla concorrenza, l’ultima pellicola di Clint Eastwood si conferma prima al box office italiano. Con un incasso totale di quasi 5 milioni di euro, ha battuto ogni titolo rivale. Compresi quelli a tema natalizio
Esistono eroi cui non servono muscoli. Eroi che Madre Natura non ha dotato del physique du rôle. Eroi che, senza ammennicoli o crismi, riescono dove esseri nerboruti hanno fallito. Chesley Sullenberger, così come Clint Eastwood, e la Storia prima lo hanno disegnato, è la prova di quanto possa l’ingegno contro il corpo di macho. Sully, pluri-acclamata pellicola con protagonista Tom Hanks, ha fatto suo il box office, conquistandone la vetta con tenacia rara. Il film, uscito in Italia lo scorso primo dicembre, se n’è infischiato della concorrenza natalizia (o sedicente tale) e, per la seconda settimana filata, si è tenuto stretto il primo posto. Con quasi due milioni di euro raccolti nel weekend passato, Sully è arrivato ad un incasso totale di 4 milioni e 732 mila euro. Lasciandosi alle spalle ogni titolo, compresi quelli a tema natalizio.
Non c’è più religione, Un Natale al Sud e Babbo Bastardo 2 si sono dovuti accontentare di incassi miseri, se paragonati a quelli piovuti sull’Hudson insieme all’aereo di Tom Hanks. La pellicola di Claudio Bisio, seconda al botteghino, è stata premiata con 1,7 milioni di euro, mentre al film che ha per protagonista Massimo Boldi sono toccati 953 mila euro. Peggio, e di gran lunga, è andata a Xavier Dolan che, con È solo la fine del mondo, si è arenato al nono posto della top ten.
Vanity Fair