Nella seconda giornata di Bootcamp, che sono stati registrati in estate, i concorrenti si sfidano al diabolico gioco delle sedie per conquistare un posto nella successiva fase degli Home Visit. Uno switch dopo l’altro, Ambra e Morgan formano le proprie squadre da 5 concorrenti. L’appuntamento è tutti i giovedì alle 21.15 su Sky Uno e in streaming su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go.
A decidere le sorti del primo gruppo di concorrenti della seconda puntata di Bootcamp è Ambra. Inaugura il palco Vittoria Gado con la rivisitazione jazz di Seven Nation Army dei Postmodern Jukebox. La diciassettenne riceve non solo la prima standing ovation della serata, ma anche la prima sedia di Ambra!
Margherita Silvestrini si esibisce in una cover al pianoforte di Every Little Thing She Does Is Magic dei Police, una proposta molto apprezzata da Morgan. Ambra, però, coglie alcune imprecisioni nella performance della musicista, e non vuole creare illusioni: “Ti auguro di fare questo mestiere, ma io non posso prenderti in squadra”. Morgan protesta, ma la giudice resta ferma sulle sue posizioni: “Purtroppo sentiamo in modi diversi”. La concorrente conclude la gara e scoppia in lacrime nel backstage.
Alle Audition i Sedeyp hanno ricevuto tre sì e un unico no, quello di Morgan. Ai Bootcamp propongono un brano per loro rappresentativo, Pennyroyal Tea dei Nirvana. Per Ambra il pezzo “non ha generato l’entusiasmone”, un giudizio non condiviso né da Morgan, al contrario entusiasta della performance, né da Fedez. “Forse deve uscire la vostra personalità” prosegue la giudice “ma io posso non darvi una sedia?“
Alle Audizioni Melissa Coppola aveva portato una canzone di Amy Winehouse, per Fedez un “brano kamikaze” che aveva indotto i giudici a “cercare di vedere oltre questo harakiri”. Ai Bootcamp la concorrente cambia rotta, e guadagna la standing ovation del pubblico e di Dargen, Fedez e Morgan con la cover di Bring Me To Life degli Evanescence. “Sono consapevole di avere la faccia da bambolina, ma sul palco non provo emozioni da bambolina e ho scelto un brano che le tirasse appieno fuori” spiega Melissa. “Siediti!” esclama Ambra.
Gaetano De Caro rischia tutto con la cover di Pensiero stupendo di Patty Pravo, e grazie alla straordinaria estensione vocale riceve una standing ovation. Ambra apprezza il brano soprattutto per la possibilità di scavare “dietro quel pensiero, quasi sussurrato”, che però il concorrente ha riempito di energia. Occorre scoprire il mondo del sedicenne, che indipendentemente dall’età affronta una gara alla pari con tutti gli altri concorrenti: “Ti chiedo di sederti!“
Samuele Barracco deve conquistare l’ultima sedia a disposizione con la cover di Canzone contro la paura di Brunori Sas, uno dei pezzi preferiti di Ambra che fa anche commuovere un concorrente nel backstage. “È importante quando scegli un pezzo. Puoi tradirlo, e andare da un’altra parte, o rispettare le dinamiche e i colori che ci sono dentro” commenta la giudice. “Eri a un passo dal farlo, ma non è successo, però sei bravo. Per me puoi sederti!”
Le sedie sono finite, e inizia lo switch. Alle Audizioni il surrealismo dell’inedito La gallina degli Isobel Kara aveva colpito i giudici, e ai Bootcamp la versione salentina di Nimpha – La storia di una ninfomane di Madame entusiasma il pubblico. “Siete un progetto incredibile, complesso ma affascinante” commenta Ambra. “Devo far alzare qualcuno“. A cedere la sedia è Vittoria Gado, che prima di lasciare lo studio consegna alla giudice un portafortuna. La ragazza non prova rancore, anzi lascia volentieri spazio agli Isobel Kara perché “hanno una magia dentro”.
Con Jacopo Martini, che propone lo scatenato inedito Dispetto, scatta il secondo switch della serata. “Voglio che resti” decide Ambra, che sostituisce Melissa Coppola. Per la giudice, infatti, la ragazza “deve lavorare molto sulla personalità, pur avendo una voce meravigliosa”. L’opinione, però, non è condivisa dal pubblico che si scatena in una pioggia di fischi.
Gli Spaziocalmo devono tentare il tutto per tutto: sulle sedie, tutte occupate, sono già sedute altre band. L’energica cover di Discolabirinto dei Subsonica (un brano scritto da Morgan), però, non convince Ambra: “Non ho una sedia per voi“.
In preda all’emozione, Pasquale Arpaia tenta di conquistare una sedia con la cover di Via con me di Paolo Conte. “Non ho amato molto questa esibizione” commenta Ambra. “Non ho una sedia per te“.
“Mi fai davvero paura, mi ricordi troppo Arancia Meccanica!”. Ambra scherza con Matteo Pierotti, un concorrente per lei iconico. “Comico?” risponde il ragazzo, che dopo la spiritosa incomprensione si esibisce nell’inedito Più o meno. Alla standing ovation di Dargen e Morgan si aggiunge l’apprezzamento della giudice: “Un testo potentissimo, pieno di giustizia, di verità”. Inevitabile il terzo switch: Samuele Barracco cede la sedia e lascia la gara.
Alle Audition Angelica Bove aveva stregato tutti e fatto commuovere Ambra con la cover de La notte di Arisa. Ai Bootcamp la concorrente crea un mondo parallelo con All I Want dei Kodaline. Le lacrime scorrono sul volto della giudice, e una standing ovation consacra l’esibizione. “Da quale pianeta arrivi?” domanda Ambra, che abbraccia stretta Angelica. “Per come mi hai ridotta non credo che ci siano dubbi, no?”. Arriva l’ultimo switch con i Sedeyp. La squadra di Ambra schiera Gaetano De Caro, Isobel Kara, Jacopo Martini, Matteo Pierotti e Angelica Bove.
Inizia il Bootcamp di Morgan. Il primo concorrente è Filippo Ferro, in arte Iron, che si esibisce in una graffiante cover di Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano. “Come hai cantato?” domanda il giudice. “Sono soddifatto, volevo cantare di cuore” risponde il ragazzo. “Secondo te è possibile che tu ti sieda lì?” incalza Morgan, che alla risposta affermativa di Filippo esclama: “E allora vai, siediti!“.
Alle Audition Alessandro Antonini, in arte Mede, aveva ricevuto un giudizio negativo da Morgan: “Una canzone del genere mi fa spegnere la radio”. Ai Bootcamp il concorrente cerca di far cambiare idea al giudice con la cover di Sei acqua di Venerus. “Non mi piace il repertorio che scegli, ma mi piace la tua voce” commenta Morgan. “E potrebbe essere interessante vestirla in un altro modo. Accomodati!“
“Sta per entrare il gruppo a cui Fedez ha detto no, i Monarchs!” esclama Morgan, pronto all’ascolto del mashup di Whole Lotta Love dei Led Zeppelin e di Kiwi di Harry Styles. Tra le band apprezzate dai giovanissimi concorrenti compaiono anche i Deep Purple, i Black Sabbath, i King Crimson e i Jethro Tull, gusti musicali condivisi anche dal giudice: “Be’, allora sedetevi!”
Alle Audition Simona Bonura, 18 anni, aveva emozionato Morgan con un pezzo di Giuni Russo. Ai Bootcamp la concorrente non replica invece l’impresa con la cover di Ave Maria di Beyoncé. “Avrebbe dovuto commuovermi per la carica di emotività, commozione e spiritualità” commenta il giudice, che però vuole offrire alla ragazza una possibilità. “Tu meriti di sederti, però magari passerai attraverso lo switch”
Alle Audizioni la sorridente Felicity Lucchesi, tastiera alla mano,aveva fatto “una captatio benevolentiae” a Morgan con Heroes di David Bowie. Ai Bootcamp, con la cover di The Scientist dei Coldplay, la concorrente accende ancora una volta la fantasia del giudice, che le assegna l’ultima sedia libera.
Si apre la fase dello switch. Gli Animaux Formidables entusiasmano Morgan con la cover di Who Said dei Planet Funk: “Il sound voi sapete cos’è, è vostro, è originale. Dovete assolutamente sedervi“. A fare le spese della decisione del giudice è Alessandro Antonini, che lascia la gara. “Secondo me hai eliminato la migliore performance della serata” commenta Fedez.
Alle Audition Morgan aveva apprezzato l’inedito Doccia Ghiaccia di Niccolò Selmi, e aveva incoraggiato il concorrente a credere in sé stesso perché “incredibile”. Ai Bootcamp il ragazzo si esibisce nella cover di Elliot’s Song di Dominic Fike e replica la magia. “Quando canti emani un sentimento, una tua dolcezza intima, toccante, perché tocca le corde: si chiama risonanza, e la musica deve fare questo effetto” commenta il giudice, che si consulta con gli altri giudici per lo switch. A lasciare la gara, alla fine, è Simona Bonura.
Filippo Lapiana dimostra un grande talento nella rivisitazione de L’addio dei Coma Cose, ma Morgan non gli offre una sedia. “Penso che Filippo abbia una strada segnata come professionista della musica, e non ha bisogno di X Factor” commenta il giudice prima di salutare il concorrente.
I Manifesto esplodono nella cover di Black dei Pearl Jam. “Non mi sono mai piaciuti!” esclama Morgan prima dell’esibizione, ma si ricrede dopo la standing ovation: “Ragazzi avete spaccato, mi piacciono pure i Pearl Jam! Non c’è dubbio, voi dovete sedervi!”. A cedere la sedia al duo è Felicity Lucchesi, che abbandona la gara con la consueta positività.
Dopo “la più bella standing ovation della serata” arriva il turno di Matteo Martire, in arte Matzby. Il concorrente vive tra Amburgo e Genova, e nella cover di Big City Life dei Mattafix ha inserito una strofa per raccontare l’apprendimento di una nuova lingua in una casa straniera. “Complimenti per il pezzo” commenta Morgan, che procede con lo switch con Filippo Ferro.
È il turno di Anna Castiglia con la cover di Un tempo piccolo di Franco Califano. La concorrente ha scelto il pezzo perché affezionata alle esibizioni fatte da piccola in un pianobar di Catania, e la decisione si rivela vincente. “Ti meriti la sedia, il problema è capire chi deve alzarsi!” esclama Morgan, che fa occupare alla ragazza la sedia dei Monarchs.
I Sickteens propongono una rivisitazione “aggressiva” di Hold On di Justin Bieber. La performance riceve la standing ovation del pubblico e di Dargen e Fedez. “Vi ho apprezzati molto l’altra volta, e sto continuando ad apprezzarvi. Dovrete sedervi!”. L’ultimo switch della serata coinvolge Matteo Martire, che lascia la gara tra gli applausi. Morgan ha formato la sua squadra, formata da Animaux Formidables, Niccolò Selmi, Manifesto, Anna Castiglia e Sickteens.