(Elisabetta Esposito , rx Il Giornale) Domani su Rete 4 domani il docufilm con Gigi D’Alessio: in “Malaterra” si racconta la Terra dei Fuochi, la camorra e la gente che resiste e lotta contro la criminalità
Grande attesa per il viaggio di Gigi D’Alessio nella cosiddetta Terra dei Fuochi. Si tratta di una zona che comprende 57 comuni tra le province di Napoli e Caserta, per un totale di due milioni e mezzo di abitanti, che vivono in un’area avvelenata dalla camorra, in cui avviene da decenni lo sversamento di rifiuti industriali, tossici e nucleari.
Così è stato realizzato “Malaterra”, in onda in seconda serata domani su Rete 4. “Malaterra” è un docufilm di Ambrogio Crespi e Sergio Rubino, trasmesso in prima TV assoluta e presentato all’ultima edizione del Taormina Film Fest. «È un’idea nata insieme a Rubino e Crespi durante il concerto di Capodanno a Napoli – spiega il cantante, che compie questo viaggio filmico tra incontri e interviste – quando parlai della Terra dei fuochi. Un tema che va tenuto vivo, alto. Abbiamo deciso di fare un viaggio filmato in quella parte di Campania per mostrare a tutti che non esiste solo la camorra, il crimine organizzato, ma che c’è anche una larghissima parte di popolazione che vuole combattere quell’orrore. In Campania non abbiamo le industrie, possiamo puntare solo sull’agroalimentare, un mercato che in quell’area è stato massacrato, polverizzato, e che va recuperato con ogni forza».
L’iniziativa rientra in un più ampio progetto benefico: lo scorso giugno D’Alessio ha registrato un disco negli studi di Abbey Road con la London Symphony Orchestra, e in questo album c’è il singolo “Malaterra”, i cui proventi saranno destinati alla riqualificazione della Terra dei Fuochi. Ci sarà anche il Malaterra Tour 2015, serie di concerti che porteranno il cantautore nelle principali città del mondo.