Anche nell’edizione 2019 del Festival di Sanremo non ci saranno eliminazioni tra i Big in gara. Lo spiega Claudio Baglioni in un’intervista esclusiva a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ in edicola domani, dove parla anche del concerto-evento che terrà in autunno all’Arena di Verona, trasmesso su Rai1, per festeggiare i suoi 50 anni di carriera, cui seguirà un lungo tour. “Presentando la scorsa edizione del Festival dissi che avrei voluto avere più tempo. Sentivo il bisogno di completare il percorso – chiarisce Baglioni – Avevo detto che mi sarebbe piaciuto raddoppiarlo. Ecco, ora succederà. I giovani avranno a disposizione un’intera settimana televisiva: due prime serate di Rai1 a dicembre, più quattro puntate di avvicinamento nel preserale, sempre su Rai1″.
“Io per primo lavorerò duro perché – aggiunge il cantautore – questa parte abbia la stessa caratura e la stessa rilevanza del Sanremo di febbraio, al quale approderanno i vincitori delle due serate di dicembre. Credo che la concomitanza con la gara dei Big finisca sempre per togliere luce ai giovani”. Baglioni tiene però a precisare che il Sanremo dei giovani “non sarà un talent che si aggiunge a quelli che già ci sono in tv. Non speriamo di pescare un talento tra migliaia di ragazzi che tentano la sorte: selezioneremo talenti veri tra veri talenti. Tutti giovani sì, ma tutti bravi. Non ci saranno cover da eseguire né sfide a eliminazione. Sarà un vero ‘contest’: un concorso, riservato a chi ha già una sua identità artistica e un minimo di esperienza discografica”.
Baglioni ripercorre poi le tappe della sua carriera: “Nel 1966, con i primi soldi che guadagnai, mille lire per essermi esibito in un cineteatro di quartiere che faceva avanspettacolo, invitai i miei genitori in pizzeria dopo lo show ma i soldi non bastarono e mio padre dovette mettere la differenza”. Parlando poi dello spettacolo che porterà in giro per l’Italia Baglioni anticipa: “Ho cercato di riprodurre visioni ed emozioni che hanno ispirato le mie canzoni quando le scrissi. In questo ho trovato grande appoggio nel regista e coreografo Giuliano Peparini”.
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