Angelina Jolie deride Brad Pitt nella disputa sul vino: “E’ un bambino petulante e… ridicolo!”. Così lo definisce la star, come si evince dai nuovi documenti presentati dagli avvocati dell’attrice in tribunale nell’ambito della battaglia legale per il vigneto di Château Miraval in Provenza, di cui era co-proprietaria con l’ex marito.
La star di “Ad Astra” è accusato di aver “saccheggiato” la tenuta francese e di aver speso milioni di profitti per ristrutturare la piscina e per costruire uno studio di registrazione. Nella causa intentata all’attore hollywoodiano sono stati chiesti adesso 350 milioni di dollari di risarcimento.
Le accuse Nei nuovi documenti giudiziari, stando a quanto riportato dal Financial Time e da Hollywood Life, Angelina Jolie avrebbe letteralmente deriso, senza pietà, l’ex marito per le sue affermazioni di aver “costruito” la loro attività vinicola francese, dipingendolo al contrario come un dilettante di Hollywood che, nonostante si definisse “un produttore di vino”, al massimo “si è occupato di illusioni, non di terra e uva”. L’attrice ha rincarato la dose affermando che l’ex marito avrebbe “al massimo visitato i vigneti per ammirare il lavoro dei lavoratori francesi che hanno effettivamente realizzato l’affare”.
Pitt l’agricoltore Negli ultimi anni la superstar si è definita in realtà spesso una specie di agricoltore gentiluomo, più interessato al terroir della loro tenuta di Château Miraval che alle debolezze del mondo dorato dello showbiz.
“Sono un agricoltore ora”, aveva detto Pitt, 59 anni, a Wine Spectator nel 2014: “Adoro imparare a conoscere la terra, quale campo è più adatto per coltivare l’uva, decidere se raccogliere a settembre o ottobre, quali sono i livelli di zucchero, l’acidità dell’uva, imparare a prevedere se sta per piovere… tutto questo è stata una scuola per me”.