Dal 15 luglio su Sky Atlantic in 10 puntate, grazie a sua figlia
Per Bruce Lee fu il sogno di una vita. Un progetto cullato dalla leggenda delle arti marziali ma mai andato in porto, un soggetto di poche pagine da cui trarre una serie tv fra action e denuncia sociale, sulla condizione degli immigrati cinesi nella San Francisco di fine 1800. Warrior dal 15 luglio, ogni lunedì su Sky e NOW TV – nasce proprio da quegli scritti grazie a Shannon Lee, figlia dell’attore e produttore che intorno ai primi anni 2000, unica erede dopo la scomparsa del fratello Brandon, morto in un incidente sul set de Il Corvo, prese in consegna l’archivio del padre e iniziò a coltivare l’idea di dare un seguito a quel trattamento per una serie tv. Grazie a lei e a Justin Lin, al quale la Lee si rivolse per dar forma al progetto del padre, il sogno è diventato realtà. In 10 episodi da un’ora diretti da Jonathan Tropper, creatore di Banshee, e prodotta da Cinemax (HBO). Lo show segue Ah Sahm, un prodigio nelle arti marziali che arriva a San Francisco dalla Cina in circostanze misteriose.
Ansa.it