Diletta Leotta promossa al termine della maratona per gli Europei di calcio. Il gradimento conquistato ha convinto Sky Sport ad affidarle (da settembre) un programma dedicato al calcio che conta, insomma un gradino più su rispetto alla serie B di cui si era occupata nella scorsa stagione. Diventa così una sorta di vice della veterana Ilaria D’Amico. Incomincerà la rivalità tra le due conduttrici? Lei nega: «Scherza? Per me la D’Amico è un punto di riferimento».
Ilary Blasi non nasconde la contentezza per essere stata scelta come conduttrice del Grande Fratello Vip (dal 19 settembre su Canale5). Dice: «Quando il mio agente mi ha detto che mi avevano scelto ho pensato fosse uno scherzo, invece era tutto vero. Per me il passaggio in prima serata è una promozione, una certificazione ed è arrivata al momento giusto della mia vita». Chi vorrebbe portare in trasmissione? «Il presidente Matteo Renzi che risponde alle domande degli italiani, ma in confessionale. Avremmo molto da chiedergli».
Gabriele Romagnoli, direttore RaiSport, Gianluca Semprini, conduttore del nuovo Ballarò (che cambierà nome), Salvo Sottile, conduttore di Mi manda RaiTre: tre ingaggi esterni, cioè avvenuti sul mercato, snobbando i mille giornalisti Rai. Di qui la campagna lanciata dal sindacato dei giornalisti dell’emittente pubblica su Twitter con l’hastag #iocimettolafaccia.
Vittorio Feltri, direttore di Libero, perde la calma, si arrabbia e se ne va. È successo a In onda, talk de La7. Di fronte all’accusa da parte del deputato Pd Gennaro Migliore che alcuni giornali non prenderebbero le distanze dal razzismo, lui si è inalberato: «Qual è il giornale che fomenta il razzismo? Ma stiamo scherzando? Ma lei veramente sta bene? Lei stasera forse ha abusato di alcol. Mi sembra assurdo tutto questo e mi stupisco anche di voi, che state conducendo un programma e consentite a un signore, che evidentemente non sta molto bene questa sera, di sparare certe sciocchezze ». Si è alzato e uno dei conduttori, Tommaso Labate (l’altro è David Parenzo), ha involontariamente messo la ciliegina sulla torta: «Non se ne vada direttore Belpietro ..». Feltri si è allontanato, commentando: «Come si fa a stare in una trasmissione così imbecille? Siete delle teste di c…».
Monica Maggioni, presidente Rai, non vuole la tradizionale par condicio per il prossimo referendum costituzionale: «Al di là delle regole la Rai deve essere in grado di dare un equilibrio sostanziale alle varie posizioni e spiegare qual è la posta in gioco. Io non credo alla logica del cronometro, si tratta di accompagnare il Paese a prendere una decisione seria. Diamo le spiegazioni, non costruiamo le etichette per poi appiattirsi su quelle, dobbiamo spiegare di cosa si parla». La Maggioni è stata chiamata in Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai perché, secondo l’Agcom, citata dal presidente della Commissione, il 5stelle Roberto Fico: «Nei telegiornali della televisione pubblica dal 20 aprile al 6 giugno 2016 i sostenitori del sì hanno avuto quasi l’80% del tempo di notizia (ovvero 8 ore pari al 78%). I sostenitori del no hanno avuto il 22% (ovvero 2 ore e 20 minuti)».
Antonio Campo Dall’Orto, d.g. Rai, annuncia la svolta: il nuovo slogan sarà «Rai per te, per tutti», al posto di «Rai di tutto di più». Tutto qui il nuovo corso, dopo che i palinsesti non hanno riservato sorprese eclatanti, salvo il ritorno dell’ottantenne Pippo Baudo a Domenica in? Per giudicare sarà comunque meglio aspettare il lavoro sul campo, dall’autunno. Oltre allo slogan, Dall’Orto si è occupato delle fiction. Dice: «Abbiamo incontrato i produttori di fiction e fatto presente che non esiste solo Rai1, ma anche Rai2, Rai4, e pure che dobbiamo aumentare in maniera drammatica la parte di prodotto che va all’estero. Ne è un esempio la nuova serie I Medici, prodotta da Lux Vide insieme a Big Light Productions e Wild Bunch».
Lisa Marzoli dal Tg2 a Rai1 con il programma S’è fatta notte, ideato e supervisionato da Maurizio Costanzo, che più trasversale di così non si può, con un piede a Rete4 (Costanzo Show) e l’altro a Rai1. S’è fatta notte sarà proposto da settembre il sabato sera in seconda serata. Un impegno che ha fatto cancellare alla futura conduttrice le vacanze. Dice: «Lavorerò tutta l’estate per le prove in studio di conduzione». Saranno proposte vicende anche dolorose ma vissute dai protagonisti con tanto ottimismo, un esperimento di tv del sorriso. Aggiunge: «Sarà un vero viaggio sociologico nel Paese attraverso i fatti e le opinioni della gente comune».
Massimo Giletti, strano ma vero. Ha chiuso in anticipo il suo format Una domenica da leoni (Rai1) con questa giustificazione: «Quella di oggi è la nostra ultima puntata. Permettetemi di andare in vacanza». Così le annunciate puntate dedicate a Virginia Raffaele, Luciana Littizzetto e Checco Zalone non ci saranno. Misteri della Rai e di Giletti.
Andrea Camilleri nell’access prime time di Rai1. Dopo il Tg delle 20 dal 29 agosto al 9 settembre andranno in onda mini-cortometraggi (10 minuti) dedicati alle donne dello scrittore del commissario Montalbano. Attori (Nino Frassica, Neri Marcorè, Giampaolo Morelli) e attrici (Nicole Grimaudo, Carolina Crescentini, Anita Kravos) interpreteranno episodi con al centro donne significative della vita dello scrittore. L’autore è lo stesso Camilleri, forse un po’ stanco di Montalbano.
Carmine Buschini e Carlotta Natoli guidano il cast di Braccialetti rossi che darà lustro (il 24 luglio) alla conclusione del Giffoni film festival. Sarà proiettata in anteprima la puntata d’esordio della terza stagione, in palinsesto su Rai1 il 16 ottobre. Incomincia così anche una campagna promozionale della fiction che in replica è stata un flop, neppure il 10% di audience, che per Rai1 è una miseria. Perciò squilli di tromba affinché coi nuovi episodi sia tutt’altra audience.
Carlo Conti, direttore di RadioRai, e l’operazione nostalgia. In occasione dei 50 anni dalla nascita del programma, vorrebbe riportare su Radio1 Gran Varietà, cioè un pezzo di storia della radio. Ma niente restyling, in onda andrebbe l’originale. Dice: «Sono cresciuto ascoltando Gran Varietà. Rifarlo oggi credo sia impossibile perché è strettamente legato a quei personaggi mentre potrà essere una bella operazione riproporre l’originale, rimandando delle registrazioni; sempre che negli archivi Rai ci siano le varie puntate». Se non lo sa lui
Daniele Carnacina e la fiction colossal. Il regista è alle ricerca di 2.500 (!) comparse, che saranno impegnate in Sacrificio d’Amore, serie su cui Canale5 sta facendo un grande investimento. Saranno 22 puntate di 80 minuti ciascuna. La vicenda si svolge nel 1913 ed è a metà strada tra fiction e soap. Sarà in palinsesto nel 2017.
Alberto Rimedio e Walter Zenga (col commento tecnico) sono stati teleascoltati da 10,1 milioni di spettatori per la finale (Francia-Portogallo) degli Europei (Rai1). Su Rai4 la partita col commento della Gialappa’s ha registrato 834 mila spettatori (3,7%). Spiccioli per tutte le altre reti, si salva solo Canale5 col Segreto, 2,2 milioni (10% di share). Sui canali Sky la partita è stata seguita da 1,9 milioni (8,8%). La gaffe al top degli Europei è stata realizzata da Lorenzo Amoroso e Marco Lollobrigida, telecronisti di Francia-Islanda (Rai1) che dopo il 4 a 0 dei francesi, mentre i giocatori rientravano negli spogliatoi per l’intervallo, non si sono accorti del microfono ancora aperto e hanno detto: «Mamma mia, che c… facciamo ora?».
Italia Oggi