Nel 1944 il soldato e la diciassettenne Jeanine vissero un’intensa storia d’amore. Ma la guerra li separò
Il tempo sembra non essere passato da quando, nel 1944, il soldato americano Kara Troy Robbins, 23 anni, in licenza in Francia, si era innamorato, ricambiato, della diciassettenne Jeanine Ganaye. La loro fu una storia intensa, prima che lui fu richiamato al fronte. Di anni, però, da allora ne sono passati tanti: settantacinque. Ma nessuno dei due ha mai dimenticato quell’amore lontano. E quando, l’8 giugno, hanno potuto riabbracciarsi, è stato come se non si fossero mai lasciati.
Kara aveva conosciuto prima il fratello minore, poi Jeanine.
«Stava cercando qualcuno che gli lavasse i vestiti», ricorda la donna, che oggi ha 92 anni e vive in una casa di riposo a Montigny-lès-Metz, in un’intervista con il quotidiano locale Le Républicain Lorrain. «Mia madre accettò di aiutarlo». Fu un colpo di fulmine. «Si potrebbe dire che è stato un amore incipiente tra di noi. Soprattutto da parte sua. Non potevamo comunicare molto per via della lingua, ma stavamo bene insieme. Quando era libero, veniva sempre a trovarmi. Avremmo avuto bisogno di un po’ più di tempo».
Kara, però, venne richiamato al fronte. Lo portò via un camion, di notte. «Abbiamo pianto molto quel giorno. Quando si sta bene insieme, non ci si vuole mica lasciare».
Dopo la guerra, Robbins tornò negli Stati Uniti e si sposò lì. Jeanine, nel 1949, divenne la moglie di un gendarme, Pierson, da cui ebbe cinque figli: la sua famiglia si trasferì poi a Montigny-lès-Metz.
La storia è ricominciata nel giugno 2019: in preparazione delle commemorazioni del 75° anniversario dello sbarco in Normandia, un gruppo di giornalisti di France 2 è volato negli Stati Uniti dal veterano Robbins, per realizzare un documentario. Durante l’intervista, l’ex soldato ha mostrato una foto di una giovane ragazza bruna e snella. «È Jeanine Ganaye, e la porto da sempre nel profondo del mio cuore», spiega Kara, che avrebbe sempre voluto rivederla, ma che pensava potesse essere già morta.
I giornalisti si mettono sulle tracce di Jeanine: Ganaye non è un nome così comune. Rintracciano uno dei suoi fratelli, poi lei. L’8 giugno Kara arriva in Francia per le cerimonie del D-Day, e a Montigny-les-Metz, 75 anni dopo la sua partenza frettolosa, Jeanine lo attende. Sopraffatto dall’emozione, il veterano dichiara il suo amore alla donna davanti alla telecamera. Si abbracciano. «Sono stata così felice di vederlo di nuovo, anche se ci conoscevamo solo da due mesi. Avevo sperato tanto in un incontro», spiega Jeanine. «All’inizio mi dicevo: “Tornerà”. Ma col passare del tempo, senza più avere notizie, la vita ha ripreso il suo corso. Kara l’ha invitata ad andare con lui negli Stati Uniti, ma lei non è sicura di voler accettare: «La mia vita, ora, è qui».
Monica Coviello