Al Salone del Libro No Women No Panel – senza donne non se ne parla

Al Salone del Libro No Women No Panel – senza donne non se ne parla

Economia e politica sono cose da uomini. Di cultura e società possono occuparsi anche le donne. Questione di ambiti. Ce ne sono alcuni che, ancora oggi, vengono percepiti come più adatti all’uno o all’altro sesso. Su questo terreno è stato creato il progetto No Women No Panel con lo scopo dichiarato di propagare una cultura della parità nella comunicazione pubblica. Il lavoro, iniziato ormai nel 2018 in seno alla Commissione Europea, sta dando i suoi frutti se è vero che quasi il 40% degli eventi analizzati appare bilanciato: la presenza maschile o femminile non supera, cioè, i 2/3 dei e delle partecipanti. Un dato certamente positivo che, in parte, è il risultato della sensibilizzazione prodotta dal monitoraggio stesso.

Lunedì 13 maggio, alle 13.30 nello Spazio Rai al Salone Internazionale del Libro, viene presentato, a cura di Rai per la Sostenibilità – ESG, il volume “Le cifre della parità – No Women No Panel: primi risultati del monitoraggio di genere” – pubblicato dalle edizioni scientifiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con Rai Per la Sostenibilità ESG, a cura di Lucio Pisacane e Arianna Voto. Ospite d’eccezione la professoressa Amalia Ercoli Finzi, prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aeronautica nel 1962. Con lei Massimo Temporelli, Sveva Avveduto e Roberto Natale che dialogano con Marco Motta e analizzano i dati rilasciati da Comuni, Province, Regioni e Università sulla presenza equilibrata di donne e uomini nel dibattito pubblico.

”Le donne possono e devono portare il loro punto di vista” ha dichiarato Ercoli Finzi “e se si fosse ascoltato le donne proprio in questi periodi così tremendi per la nostra società sicuramente i risultati sarebbero diversi”.
Molto resta da fare visto che rimane rilevante tra i panel monitorati il numero di eventi prevalentemente o esclusivamente al maschile (complessivamente il 36%) così come quelli al femminile (complessivamente il 26%). In particolare, permangono gli ambiti percepiti come maschili o femminili: economia e politica, come si diceva, vengono percepiti come argomenti a prevalenza maschile con più del 60% degli eventi organizzati con soli uomini (manel) o con partecipazione di più uomini nel profilo esperto.

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