“Peccato per quel filo israeliano”: Chef Rubio contro Mahmood. E nella polemica interviene anche Gemitaiz

“Peccato per quel filo israeliano”: Chef Rubio contro Mahmood. E nella polemica interviene anche Gemitaiz

Chef Rubio attacca Mahmood. Interviene anche Gemitaiz: “Stupido e ignorante, vai ad accendere i fornelli”

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è mahmood-2.jpg

Chef Rubio voleva complimentarsi con Massimo Pericolo per il suo nuovo brano, in uscita il 15 maggio. Il commento, pubblicato sui social, è stato accompagnato però da una critica (poco velata) nei confronti di Mahmood, ex vincitore del Festival di Sanremo che ha collaborato con il rapper per questa nuova canzone. “Sarà na bomba bro. Peccato solo per quell’altro filo israeliano che non merita la tua classe ma amen. La musica deve essere libera”, così scrive Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, scatenando un’altra polemica social.

Il brano in questione è Moonlight popolare e vede un feat di Mahmood. Anche un altro rapper s’intromette nella polemica: Gemitaiz interviene rivolgendosi direttamente a Chef Rubio: “Zio sei veramente uno stupido e un ignorante, questa cultura non ti riguarda. Sempre nei backstage dei concerti a mangiare la frutta. Non mi sei mai piaciuto e adesso ho la conferma che facevo bene. Vai a accende i fornelli va”.

In tanti hanno mosso critiche nei confronti di Chef Rubio, dopo il commento rivolto a Mahmood. C’è chi dice: “La verità è che l’offesa di Chef Rubio a Mahmood è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. È da tempo che ormai sembra impossessato da qualche spirito incazzato e inveisce contro chiunque gli capiti a tiro (vedere il suo twitter per credere)” e chi ancora difende il cantante: “Mahmood da Sanremo ad oggi si è dovuto sorbire gli insulti dei razzisti e degli omofobi, le domande indelicate dei giornalisti, i paparazzi in cerca di scoop e ora anche l’ignoranza di chef Rubio”. La polemica non sembra essere destinata a placarsi; intanto, l’ex rugbista ha preferito non commentare l’accaduto.

tpi.it

Torna in alto