56esima edizione in forse: problemi con lo studio e pressing di Flavio Insinna
Dopo 55 edizioni, in Rai rischia di non andare in onda il Premio Regia Televisiva 2016: infatti almeno per il momento la puntata dedicata alle nomination TV è prevista su Rai 1 per lunedì 30 maggio, ma pare che la trasmissione corra il rischio di essere cancellata dai palinsesti, complici alcuni dubbi dei ‘piani alti’ e – c’è chi dice – per il pressing da parte del conduttore di Affari tuoi, Flavio Insinna.
A parlare dei rischi che corre la 56esima edizione del Premio Regia Televisiva targato Rai è Alberto Dandolo su Dagospia che giustamente si chiede che fine abbia fatto l’evento televisivo dedicato alla premiazione di programmi e personaggi della stagione televisiva appena trascorsa-ancora in corso.
E se nel 2015 è andato in onda con tempi certi il 25 maggio, quest’anno la puntata prevista nel palinsesto lunedì 30 maggio 2016, in prima serata su Rai 1, potrebbe saltare.
Dandolo fa sapere che ‘quest’anno si sono perse le tracce’, anche se ‘i numerosi giurati hanno votato, la lista dei programmi finalisti è praticamente pronta, ma da Viale Mazzini tutto tace’. Come mai? Viene da chiedersi, anche perché, si legge sempre sul blog di Roberto D’Agostino, ‘la data di messa in onda ipotizzata (il 30 maggio) non è stata confermata’.
La Rai, aggiunge Dandolo, potrebbe trovare la scusa nei problemi economici legati alla realizzazione, visto che il palco di Sanremo non è disponibile, gli studi Dear sono chiusi e di affittare nuovi locali per il momento non se ne parla.
Secondo il giornalista, però, alla base della cancellazione del Premio Regia Televisiva, o meglio l’ipotesi di un rischio concreto per la messa in onda del programma di Rai 1 dedicato alla televisione a trecentosessanta gradi, ci sarebbe un altro motivo: il pressing del conduttore di Affari tuoi, Flavio Insinna.
Si chiede, infatti, Dandolo sulle pagine virtuali del sito intestato a Roberto D’Agostino: ‘Che sia stato lui a stoppare gli Oscar pur di non far vincere il 26esimo premio all’odiato Ricci?’. Per ora restano tanti i dubbi, ma resta la speranza di assistere anche quest’anno a nomination, candidati e vincitori.
C’è da dire, peraltro, che sarebbe un vero peccato interrompere la trasmissione, perché dopo svariate edizioni che hanno tirato acqua al mulino Rai, da un po’ di tempo l’assegnazione dei premi sembra guardare anche al di là della staccionata, riuscendo a restituire al pubblico televisivo italiano – che certe vole sceglie con lungimiranza di premiare o meno un programma – un’idea di piccolo schermo più completa di quanto si possa immaginare. E nemmeno gli ascolti l’anno scorso sono stati una frana, anzi. Questioni che andranno valutate. Vedremo.
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