(di Carola Parisi, cheap Il Giornale)
1) Un naufragio Senza Parole.
È stato un altro weekend nero per la conduttrice di Raiuno Antonella Clerici. Il suo nuovo programma Senza Parole (che poi: ma si può chiamare così una trasmissione? È un invito a parlarne male, eh!) sta lentamente naufragando. Ogni sabato è sempre peggio.
C’è da dire, però, che Amici, soprattutto in questa ultima edizione, è uno show completo e piacevole, ha il suo pubblico che lo segue da anni. Anche solo pensare di batterlo sarebbe una follia.
Ma non può essere certo un alibi in grado di giustificare la pessima figura che Raiuno sta facendo. Il vero problema? Il budget sempre più basso, sempre più rosicchiato. Fichi secchi, insomma. Ed Antonella Clerici lo sa bene, lo ha già fatto sapere. Anche pubblicamente.
Se poi conduttori e personaggi di punta della Rai vanno a “regalare” ascolti con un’ospitata nel talent della De Filippi, beh, c’è un tilt.
2) Satira bagascia!
La querela ormai è andata. Sarà un giudice a decidere se l’imitazione dell’immensa Virginia Raffaele è stata offensiva nei confronti di Roberta Bruzzone, criminologa, amante del piccolo schermo.
Certo, offendersi per un’imitazione è ridicolo. Sguinzagliare gli avvocati, è ridicolo al quadrato. La performance della Raffaele è stata colorita, ma non volgare.
E poi, si sa, il peccato è negli occhi di chi guarda. E sa la prende.
3) Fabio e Mingo, un licenziamento lungo e noioso.
Ora c’è un’indagine della Procura di Bari. E anche qui, sarà un giudice a decidere se Fabio e Mingo sono colpevoli di simulazione di reato. I due avrebbero confezionato servizi falsi per la trasmissione Striscia la Notizia. Ok, è giusto che la magistratura voglia vederci chiaro.
Quello che non è giusto, è il continuo ping pong di dichiarazioni a distanza, attraverso avvocati, note, post sui social, interviste, tra Mediaset e gli ex inviati del tg satirico.
Sinceramente? Questa storia m’ha stufata.
4) A casa di Lucio. Che nostalgia!
“A casa di Lucio”, il bellissimo speciale andato in onda nella seconda serata di Canale 5, è stata una sorpresa. Coraggioso mandare in onda un prodotto “di nicchia” su una rete ammiraglia.
Ma io sono di parte: amo Lucio Dalla da sempre. E come me moltissime persone che si sono ritrovate davanti alla tv per struggersi un po’.
Guardando tutti quegli amici, cantanti e attori che lo ricordavano attraverso le sue canzoni, le sue stranezze, le sue malinconie, mi sono emozionata. E’ stato un po’ come viverlo una seconda volta, nella sua casa, tra tutti quegli oggetti che adorava profondamente.
Bello, bello, bello!