È ufficiale: Harry Potter diventerà una serie tv basata sui libri di J.K. Rowling, che sarà la produttrice esecutiva. Il 12 aprile David Zaslav, amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, ha annunciato il progetto durante la presentazione del nuovo servizio di streaming che nascerà dall’unione di Discovery+ e di HBO Max, che si chiamerà semplicemente Max. Come riportato da The Hollywood Reporter, i vertici del servizio hanno definito la serie “fedele” a ciascuno dei sette libri della saga di Harry Potter, pubblicati tra il 1997 e il 2007, e costituirà “una serie decennale prodotta con gli stessi maestria epica, amore e cura per i quali questo franchise mondiale è noto”. Restano ancora ignoti gli sceneggiatori e lo showrunner, mentre il progetto coinvolgerà “un nuovo cast per guidare una nuova generazione di appassionati, pieno di dettagli fantastici, personaggi molto amati e luoghi teatrali che i fan di Harry Potter hanno amato per più di 25 anni”. Le nuove avventure della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts non scardineranno però la tradizione, perché “gli originali, classici e amati film rimarranno al centro del franchise e disponibili per la visione a livello globale”. La scrittrice Rowling ha aggiunto che “l’impegno di Max nel preservare l’integrità dei miei libri è importante per me, e non vedo l’ora di far parte di questo nuovo adattamento che consentirà un grado di profondità e di dettaglio che solo una serie televisiva di lunga durata può offrire”. Il budget riservato allo sviluppo del progetto sarà paragonabile a quello impiegato per Game of Thrones e House of the Dragon e, secondo Deadline, la serie uscirà tra il 2025 e il 2026.
Il progetto di una serie tv su Harry Potter era in lavorazione dal 2021, e lo scorso novembre Zaslav aveva dichiarato che l’area dei franchise sarebbe stata centrale per la Warner Bros. Discovery, che non aveva più prodotto film sul maghetto da 15 anni. Finora, Warner Bros ha realizzato gli otto adattamenti cinematografici dei libri di J.K. Rowling, da Harry Potter e la Pietra Filosofale (2001) a Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (2011), con un guadagno di più di 7 miliardi di dollari in tutto il mondo. Dal successo della saga sono nati anche gli spin-off Animali Fantastici, lo spettacolo teatrale Harry Potter e la Maledizione dell’Erede, parchi a tema e il videogioco Hogwarts Legacy. Ora, il pubblico avrà l’opportunità di riprendere in mano le bacchette in compagnia degli amati protagonisti di un vero e proprio fenomeno culturale, a partire da Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger.
Recentemente, Rowling ha espresso posizioni controverse sul tema del gender e dei diritti, tanto che gli attori Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint si sono schierati contro di lei, mentre Helena Bonham Carter e Ralph Fiennes l’hanno difesa. Nonostante le polemiche sull’autrice, la priorità della casa di produzione della serie tv sarà la storia che apparirà sullo schermo, che per Casey Bloys, chairman e CEO di HBO e Max Content, è “incredibilmente positiva, sull’amore e sull’accettazione di sé”.