Tutti abbottonati su Cinquanta sfumature di nero, il film ispirato al secondo capitolo della trilogia scritta da E. L. James (125 milioni di copie vendute) che pur ha avuto un’anteprima a Los Angeles: un silenzio stampa richiesto probabilmente dalla produzione per accrescere il clima di attesa dell’esercito dei fan, che nessuna voce critica potrebbe scoraggiare. E comunque se nonostante la sua noiosa piattezza Cinquanta sfumature di grigio aveva incassato a livello planetario 570 milioni di dollari, il sequel potrebbe andare meglio.
Magari il regista James Foley e lo sceneggiatore Niall Leonard, scelti rispettivamente a rimpiazzare i mediocri Sam Taylor Johnson e Kelly Marcel, hanno imbastito un’atmosfera di più convincente, romantico erotismo; magari l’insulsa Dakota Johnson è andata a lezione di recitazione, magari Jamie Dornan ha trasferito in Grey qualcosa del suo psicotico killer della riuscita serie tv The Fall, magari la presenza di Kim Basinger è succosa. Magari stavolta il film fa dimenticare la scialba banalità della saga ispiratrice, chissà!
di ALESSANDRA LEVANTESI KEZICH, La Stampa