Maternità e salute: Emma Marrone si confessa e risponde alle critiche

Maternità e salute: Emma Marrone si confessa e risponde alle critiche

La cantante Emma Marrone ha condiviso, in una recente intervista a Vanity Fair, il suo desiderio di maternità, soffermandosi sulle difficoltà legate alla sua condizione di salute. La salentina, che ha sempre parlato apertamente della sua lotta contro il cancro, ha espresso il sogno di diventare madre, sottolineando però le sfide poste dalla legislazione italiana sulla procreazione assistita per le donne single. Nell’intervista, Emma ha dichiarato con fermezza: “Rinuncio a un figlio fino a quando in Italia la procreazione assistita non sarà accessibile anche ai single”. Queste parole hanno suscitato ampio dibattito sui social, portando alcuni utenti a intervenire con opinioni personali. Un utente, rivolgendosi direttamente a Emma sulla piattaforma X (ex Twitter), ha scritto: “Cara Emma, ti stimo molto, ma per fare un figlio c’è anche la vecchia maniera, eh. Poi, se proprio vuoi diventare un genitore e non hai un compagno… si può pensare anche a un’adozione (ma non so se ci sono difficoltà)”.

Con il suo consueto stile diretto, Emma ha risposto con un commento che ha messo in chiaro la situazione: “Caro tesoro bello, per la vecchia maniera servono le ovaie… che non ho. Vabbè dai… Ma che te lo spiego a fare. Manco all’asilo”, ha scritto la cantante, ribadendo il proprio punto di vista e rispondendo con ironia ma fermezza.

Durante l’intervista, Emma ha anche raccontato alcuni aspetti legati alla sua malattia, spiegando come il tumore abbia cambiato profondamente la sua vita. “Non potrò mai definirmi guarita. Ho avuto un cancro recidivo, e la recidiva potrebbe colpire un altro organo. Ho tolto le ovaie, ma l’utero l’ho tenuto”, ha spiegato, sottolineando come la malattia continui a essere una presenza costante nel suo percorso. La vicenda ha acceso il dibattito non solo sulla salute e il diritto alla maternità, ma anche sulla necessità di un cambiamento legislativo per garantire pari opportunità a tutte le donne, indipendentemente dalla loro situazione personale o medica.

 

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