Cento anni fa arrivava al cinema per la prima volta il classico di May Alcott. Ora è in lavorazione una nuova versione diretta da Greta Gerwig. Nel cast anche Saoirse Ronan, Timothée Chalamet e Louis Garrel.
A dicembre 2019 negli Stati Uniti le Piccole Donne di Louisa May Alcott torneranno sul grande schermo, con il film Little Women diretto da Greta Gerwig, e avranno il volto di Saoirse Ronan (di nuovo sul set con Gerwig dopo il candidato all’Oscar Lady Bird), Emma Watson, Florence Pugh e Eliza Scanlen. E sono state proprio le protagoniste, nelle ultime ore, a diffondere le prime immagini dal set. Dal suo profilo Instagram, Ronan, che nel film sarà Jo March, la più “maschiaccio” tra le sorelle, col carattere più ostinato e caparbio, ha pubblicato una mini clip nella quale si vedono le quattro donne camminare sottobraccio. Su un set che riproduce un paesaggio invernale, con la neve a terra e sugli alberi, le sorelle March camminano appoggiandosi una al braccio dell’altra, sorridono e parlano tra loro, sbandando a tratti o apparentemente perdendo l’equilibrio forse perché appesantite da quei vestiti ingombranti: larghe e lunghe gonnellone di lana, cappe, sciarponi e borse capienti. Emma Watsonsarà Meg, la maggiore delle sorelle, quella più responsabile e risoluta. È stata lei a subentrare all’altra Emma di Hollywood, Stone alla quale era stato inizialmente pensato di affidare il ruolo. Per “sovrapposizioni di impegni” Stone ha dovuto rinunciare, esattamente il contrario di quello che era successo con La La Land: Stone al posto di Watson (che chiedeva di girare in Gran Bretagna) che poi ha vinto pure l’Oscar per la parte di Mia affianco a Ryan Gosling. Florence Pugh (The Little Drummer Girl) sarà la piccola e ambiziosa Amy, mentre Eliza Scanlen (Sharp Objects) la monacale Beth. Completano il cast Timothée Chalamet (anche lui tra i protagonisti di Lady Bird) nel ruolo del giovane e ricco vicino di casa della famiglia March, Theodore “Laurie” Laurence, Meryl Streep in quello della zia March e Laura Dern nella parte della mamma delle quattro sorelle, Marmee. L’attore francese Louis Garrel interpreterà il professore Friedrich “Fritz” Bhaer, l’uomo che incoraggia Jo a realizzare il suo sogno di diventare una scrittrice. Sempre più presa, soprattutto intellettualmente, da Fritz, Jo deciderà di sposarlo. Non ci sono ancora particolari dettagli ma probabilmente il film, le cui riprese si stanno svolgendo a Harvard in Massachusetts, sarà un adattamento piuttosto fedele alla storia originale, ambientata nel New England durante la guerra di secessione americana. Vedremo quindi le nuove protagoniste di Hollywood, attrici, sceneggiatrici e registe, come appunto Watson, Dern, Gerwig, che si proclamano sostenitrici dei movimenti #MeToo e Time’s Up, si battono per una paga equa a quella dei colleghi uomini e si dichiarano pentite di aver lavorato con alcuni registi sui quali si sono sollevate accuse di molestia, interpretare donne di un’epoca totalmente diversa ma che comunque, attraverso un processo di maturazione, da “piccole donne” diventano donne forti e consapevoli. La squadra diretta da Greta Gerwig è solo l’ultima in ordine di tempo ad aver preso il classico di May Alcott per farne una trasposizione per il piccolo o grande schermo. La prima versione cinematografica di Piccole Donne è del 1918: il regista britannico Harley Knoles dirigeva, tra gli altri, Conrad Nagel, che sarebbe diventato poi una star del cinema muto, nel ruolo di Laurie Lawrence. La particolarità di quel film è che alcune scene furono girate nella casa della stessa Louisa May Alcott, morta trent’anni prima. Piccole Donne del 1933 diretto da George Cukor schierava nel cast anche Katharine Hepburn per la parte della ribelle Jo (che le fece guadagnare una candidatura agli Oscar), in un film che si concentra molto sulla condizione femminile e in particolare sul conflitto tra tradizione e emancipazione che stava vivendo la stessa donna negli anni Trenta del Novecento. Nel 1949 è arrivato Piccole Donne con la già diva Elizabeth Taylor, per l’occasione bionda nel ruolo di Amy March e Janet Leigh che solo anni più tardi avrebbe girato una delle scene culto della storia del cinema, quella con la quale sarà sempre ricordata, nella doccia, uccisa a coltellate, per Psycho di Hitchcock. Molto più sentimentale e meno psicologico del precedente, questo diretto da Mervyn LeRoy ebbe comunque un enorme successo di pubblico. La prima versione italiana arriva nel 1955 ed è per la tv, una miniserie di quattro puntate che è il secondo sceneggiato trasmesso dalla Rai, nata soltanto l’anno prima. Le quattro protagoniste sono interpretate da Lea Padovani (Jo), Emma Danieli(Meg), Vira Silenti (Amy) e Maresa Gallo(Beth). Di questa versione è stato poi realizzato un remake nel 1989, Quattro piccole donne, sempre di quattro puntate andate in onda su Canale5, con Amanda Sandrelli nella parte di Beth. È il 1994 quando Winona Ryderinterpreta Jo per Piccole Donne diretto dall’australiana Gillian Armstrong. Il film si concentra, forse troppo, sul matrimonio tra Amy e Laurie (rifiutato da Jo) che ha il volto di Christian Bale. Susan Sarandon è la signora March. L’ultimo adattamento del romanzo è quello realizzato per la televisione dalla Bbc nel 2017 con la serie Little Women: un tripudio di donne. Oltre alle attrici infatti, Angela Lansbury nel ruolo di zia March, Emily Watson in quello della mamma e Maya Hawke, Willa Fitzgerald (Scream – la serie), Annes Elwy(King Arthur) e Kathryn Newton (Big Little Lies) le quattro sorelle, donne sono pure la sceneggiatrice Heidi Thomas (Call the Midwife), da sempre attiva nella difesa dei diritti del sesso femminile, e la regista, Vanessa Caswill.
Giulia Echites, La Repubblica